San Marino accelera sulla sicurezza durante gli eventi sportivi. Un gruppo di lavoro inter-segretariale si è riunito ieri pomeriggio, lunedì 3 novembre, per definire il testo della nuova normativa sul Daspo, il Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive. L’obiettivo, annunciato con un post sui canali social istituzionali, è introdurre uno strumento legislativo per allontanare i violenti e garantire che lo sport resti un momento di divertimento sicuro per tutti i tifosi. Al tavolo, come reso noto in una comunicazione diffusa dalla Segreteria di Stato per lo Sport, sedevano i rappresentanti delle Segreterie agli Sport, agli Interni, agli Esteri e alla Giustizia, a testimonianza di un’azione coordinata e trasversale del governo. Il progetto di legge punta a colpire in maniera mirata chi utilizza gli eventi sportivi come pretesto per creare problemi di ordine pubblico.
“L’obiettivo è tenere lontano chi invece lo sfrutta per generare disordini o vandalismi, trasformandolo in uno strumento di ribellione verso lo Stato o di conflitto sociale”, si legge nella nota del governo. La filosofia dietro il provvedimento è chiara: tutelare la stragrande maggioranza dei tifosi corretti e appassionati, creando un ambiente sano e positivo intorno a tutte le discipline. “Lo sport sammarinese e i suoi appassionati meritano di essere tutelati”, prosegue il comunicato, “chi vive lo sport con passione, rispetto e spirito di comunità deve poterlo fare”.
Il progetto di legge, una volta approvato, non resterà solo sulla carta. Verrà infatti definito un protocollo operativo che coinvolgerà attivamente le forze dell’ordine sammarinesi. La nota governativa specifica che si punta a “garantire una corretta applicazione della normativa e la massima competenza operativa” da parte degli agenti.
Con questa iniziativa, la Repubblica di San Marino si appresta a dotarsi di uno strumento già ampiamente utilizzato in Italia e in altri Paesi europei per contrastare la violenza legata agli eventi sportivi. Un passo legislativo che mira a rafforzare la sicurezza pubblica e a tutelare l’immagine e la fruibilità dello sport sul Titano, separando nettamente la passione dei veri tifosi dai comportamenti illegali di una minoranza.
								
								



															








