San Marino. Tomasetti, alla ricerca dei soldi dei sammarinesi dopo il crac di Banca Cis! Ma c’è chi la vuole fermare? … di Marco Severini

I soldi dei sammarinesi scomparsi dopo il crac di Banca Cis vanno cercati e recuperati! Questo è indubbiamente prioritario! E chi ci sta pensando tra tutti a recuperarli?  La vigilanza di Banca Centrale e il presidente di BCSM, Catia Tomasetti (e non solo) ovvero le persone più mediaticamente attaccate in questo momento.

Si dovrebbe lasciare che affrontino da soli attacchi futili, faziosi e sterili provenienti anche da coloro che sono coinvolti in procedimenti giudiziari in cui la Tomasetti, Banca Centrale e lo Stato di San Marino sono parte lesa?

Esiste probabilmente un fronte composto da una parte della politica, dell’editoria, della magitratura e del mondo degli affari, tutti palesemente uniti sembra contro una sola persona che è Catia Tomasetti, presidente di Banca Centrale. E perchè? Perchè questa persona, assieme ad altri, sta facendo qualcosa che alcuni nemmeno si sognano di pensare, ovvero recuperare i soldi indebitamente sottratti nella gestione di BANCA CIS ai cittadini sammarinesi.

Gli articoli, i comunicati stampa e le telefonate, anche a Nicola e ad altre persone, sono tutti indizi che indicano chi siano i loro principali nemici, forse i più coraggiosi e determinati che San Marino abbia mai avuto.

E allora vogliamo andare a recuperare questi soldi dei sammarinesi nascosti chissà dove? Ben vengano le collaborazioni con le autorità italiane su questo argomento, rispettando tutte le formalità necessarie, ma quei soldi devono essere rintracciati e restituiti. A qualunque costo! Quei soldi devono essere trovati. E se state attenti, cari sammarinesi, avrete notato che se non fosse stato per quei soldi, il debito pubblico sarebbe stato molto più basso, se non addirittura assente.

Quindi che vada avanti la Tomasetti & co. nella sua missione di trovare i soldi dei sammarinesi nascosti in Montenegro o in qualche paradiso fiscale e si vada sino in fondo a capire chi ha avuto contatti con Daniele Guidi e magari lo ha anche aiutato a imboscare questo denaro.

L’atteggiamento aggressivo di Repubblica Futura nei confronti della Tomasetti sembra essere sospetto e potrebbe essere un tentativo di deviare l’attenzione dalle indagini sul cosiddetto “Gruppo Criminale”, come da articolo di Rtv di cui pubblichiamo uno stralcio.

Ma ecco che cosa viene scritto nell’articolo di Rtv San Marino: Dei 13 indagati di questa presunta associazione a delinquere che dal 2016 al 2020 secondo l’accusa favorì banca Cis, sottraendola ai controlli della vigilanza, e penalizzò Asset, avrebbero avuto un ruolo apicale, pur con funzioni diverse, Marino Grandoni, Daniele Guidi e Francesco Confuorti.

I primi due perché l’avrebbero costituita: secondo l’accusa Grandoni  definiva le  linee di intervento avvalendosi di una posizione di rilievo nel mondo economico professionale ed istituzionale sammarinese, favorendo la banca ed il proprio interesse patrimoniale di azionista;  così come per Guidi, che in funzione del suo interesse per l’operatività della banca di cui era direttore avrebbe fatto leva sull’influenza che Francesco Confuorti, presidente dell’Advantage Financial, esercitava sugli altri “sodali”ex esponenti BCSM e  commissari liquidatori di Asset, ai quali, quello che l’accusa definisce “coordinatore” del presunto “gruppo criminale”, dava input direttivi e  pretendeva condivisione sistematica di informazioni. Pronto, nel suo utilizzare banca Cis come cosa propria al fine di reperire liquidità a basso costo per operazioni speculative, a rimuovere de-mansionare dipendenti ritenuti ostacolo.

Emerge la suggestione esercitata da Guidi sull’ex direttore BCSM Lorenzo Savorelli, anche lui ritenuto sodale, così come l’ex presidente Wafik Grais ed  il commissario della Legge Alberto Buriani, che in forza del suo ruolo l’accusa ritiene assicurasse protezione al presunto sodalizio criminoso. Il suo coinvolgimento nel procedimento ancora in fase istruttoria  è emerso qualche giorno fa nel corso di un processo a suo carico: la stragrande maggioranza degli indagati è infatti già a giudizio in più procedimenti penali, che hanno ad oggetto i reati fine commessi dai membri della presunta associazione a delinquere, molti dei quali sono ad un passo dalle conclusioni.”

Noi, come GiornaleSM, abbiamo iniziato questa mattina a pubblicare per stralci questa comunicazione giudiziaria, che a leggere bene è molto interessante.

San Marino. Associazione a delinquere. La comunicazione giudiziaria del pp.673/2020 e 108-626/2021. Parte1

San Marino. Associazione a delinquere. La comunicazione giudiziaria del pp.673/2020 e 108-626/2021. Parte2

 

Marco Severini