San Marino. Topi alle scuole elementari di Borgo Maggiore: La protesta sui social esplode. L’accusa: ”istituzioni in ritardo”. Ma la prossima settimana iniziano le lezioni… di Marco Severini

Grave ritardo e superficialità questa è l’accusa che emerge dai social su come è stata gestita l’emergenza roditori all’interno delle scuole elementari di Borgo Maggiore. Sarà un punto di vista di diversi genitori ma il problema dei topi, che secondo molte segnalazioni sui social è stato ignorato per mesi, ha portato a un’ondata di indignazione tra genitori e cittadini, che si sono mobilitati per chiedere interventi immediati. Ma il Segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura, Teodoro Lonfernini, sembra essere intervenuto solo ora, a pochi giorni dall’inizio delle lezioni, peraltro con un comunicato che sembra più un tentativo di calmare le acque piuttosto che risposte concrete.

Sui social, il malcontento è tangibile: molti si chiedono perché ci sia voluto tanto per agire.

Commenti come “Topi nelle strutture pubbliche? Siamo scesi proprio in basso” e “Situazione a pochi giorni dall’apertura opportunamente non gestita!” si moltiplicano su Facebook, con genitori visibilmente preoccupati per la salute dei loro figli.

Il problema non è nuovo: alcuni residenti riportano che i roditori sono stati avvistati intorno al plesso scolastico già anni fa, ma sembra – anche vedendo i risultati – che nulla sia stato fatto per prevenire un’emergenza di questa portata.

Le rassicurazioni del Segretario Lonfernini, che in una nota ha dichiarato che “la situazione è in costante osservazione” e che “sono state valutate tutte le opzioni per garantire l’inizio delle lezioni in condizioni di igiene e sicurezza”, suonano vuote per molti genitori. “Disinfestazione? Quando? Ci sono già topi che girano indisturbati da settimane, e ora si parla di iniziare l’anno scolastico come se nulla fosse?”, è uno dei tanti commenti ironici che circolano in rete.

La rabbia cresce soprattutto in risposta alla presunta mancanza di informazione: fino a pochi giorni fa, sembrerebbe non esserci stata alcuna comunicazione ufficiale, e solo dopo la pressione social è arrivata la nota del Segretario.

Gli utenti, invece, chiedono risposte chiare e immediate: “È vergognoso che si debba venire a sapere da post su Facebook che ci sono problemi di questa gravità in una scuola. I nostri figli non possono essere esposti a rischi del genere!”, ha commentato un genitore esasperato.

Intanto, si attende ancora un piano concreto per la disinfestazione, ma il tempo stringe.

Le lezioni dovrebbero iniziare la prossima settimana, e molti si chiedono se le autorità abbiano effettivamente il controllo della situazione. Alcuni genitori hanno suggerito di trasferire temporaneamente gli studenti in altre strutture, una proposta che pare essere caduta nel vuoto. “L’apertura è imminente e noi genitori non siamo affatto tranquilli”, ha dichiarato un altro utente.

Anche la questione della mensa scolastica solleva dubbi.

Il Segretario Lonfernini ha garantito che il servizio di refezione sarà erogato in condizioni di igiene, ma la fiducia nella gestione del problema è ormai compromessa. “Dovremmo fidarci che tutto sarà sistemato in pochi giorni? È difficile crederlo, vedendo come è stata gestita finora la questione”, si legge in un altro commento.

Mentre le istituzioni cercano di rassicurare, la realtà racconta una storia diversa: ritardi, forse sottovalutazione del problema e mancanza di informazione hanno lasciato i cittadini senza risposte chiare e con una legittima preoccupazione per la sicurezza dei loro figli.

Le scuole apriranno la prossima settimana, ma sarà davvero tutto sotto controllo?

Marco Severini – direttore GiornaleSM