SAN MARINO TORNI AD ESSERE UNA COMUNITA’ … di Paolo Forcellini

Riceviamo e pubblichiamo

Spiace solo che gli stessi episodi in Contrada delle Mura siano stati ripetutamente definiti, invece, “ragazzate” dagli stessi autori dell’articolo… in ogni caso il Cinema Teatro Turismo è stato un grande centro di aggregazione; di cultura non direi, al di fuori dall’aver ospitato alcune edizioni dei grandi convegni medici degli anni 90; ma di aggregazione sì! Credo che San Marino non abbia nulla da invidiare ai grandi centri europei per la proposta di Cultura “Alta”; forse spesso troppo alta e impegnata da dimenticare l’importanza, per una comunità, anche della semplice cultura divulgativa – si pensi alle serate di filosofia di Misano, con contenuti meno elitari di quelli degli eventi spesso proposti in Repubblica – e dell’intrattenimento – che non deve per forza passare per il folclore. A scanso di equivoci e a costo di ripetermi preciso che io lavoro nella cultura e ci credo; e credo che passi una grande differenza tra Cultura e formazione; e tra le due prediligo la prima (pur riconoscendo il valore fondamentale di entrambe). Ma la l’importanza del Cinema Teatro Turismo in Città non era legato alla Cultura bensì all’aggregazione; ed era questa la sua forza. Mentre grandi e piccoli si ritrovavano al Cinema e si sceglievano accuratamente le zone della platea, distinguendole per funzioni e status (le mamme coi bambini di sopra, anziani al centro, ragazzini nella terrazza in fondo a sinistra, intellettuali in platea…), respiravano quello spazio architettonico, con l’albero al centro e le vetrate sui giardini e l’anfiteatro, formando cosi il loro spazio mentale. In quel Cinema sono nati amori, si sono stretti legami di amicizia e sodalizi, si sono disegnati i futuri di tutti noi che adesso siamo diventati grandi. In quello spazio ci era dato sognare, quando si spegnevano le luci e quelle storie, come nella “Rosa Purpurea del Cairo” di Woody Allen, venivano proiettate dentro di noi. La magia del Cinema.

Questa è la grandezza di un Cinema in un Centro abitato, storia che Tornatore ha raccontato benissimo nel suo “Nuovo Cinema Paradiso”. E non c’era solo il Cinema: c’era la Messa delle 11 a San Francesco (teatro di amori e campagne elettorali!) – altro spaccato sociale di tempi che ora sembrano lontanissimi; c’era la Liberty che spandeva il profumo di Francia nella contrada, con le sue meringhe della domenica, atmosfere da Chocolat. C’era il Bar Giulietti e Torretta, con le tombole natalizie , con il muretto delle serate estive. C’era il Teatro Titano con i veglioni e le commedie… C’era una Comunità!, che era rinforzata, contenuta e stimolata dalle piazze (cioè luoghi di aggregazione) che ancora non erano diventate sterili centri commerciali!

Quindi sì, il Cinema Teatro Turismo ci manca; ma non perché San Marino abbia bisogno di Cultura (ovviamente esigenza substrato di ogni comunità che voglia crescere con consapevolezza) ma perchè SAN MARINO HA BISOGNO DI TORNARE AD ESSERE COMUNITA’.

Paolo Forcellini