La sanità di San Marino tra i temi del convegno “Medicina e Società a piedi dei monti” che si è tenuto il 27 e 28 settembre a Lanzo e Coassolo, nel torinese.
Un importante appuntamento scientifico dedicato all’evoluzione storica dei sistemi sanitari e dell’architettura ospedaliera, organizzato dall’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria, prestigioso ente fondato nel 1920 a Roma prima quale “Istituto Storico per il Museo dell’Arte Sanitaria” e divenuto poi nel tempo Ente Morale e infine accademia.
Tra i soci fondatori di allora, il Comune di Roma, i Ministeri dell’Interno, della Pubblica Istruzione, della Guerra e della Marina, il Sovrano Ordine di Malta, l’Ordine Mauriziano di Torino, la Croce Rossa Italiana e il Pio Istituto di S. Spirito e Ospedali Riuniti di Roma.
A rappresentare il Titano all’evento scientifico, il dottor Claudio Muccioli, già dirigente dell’Authority Sanitaria della Repubblica di San Marino, che in qualità di Presidente onorario del convegno insieme al professor Gianni Iacovelli (attuale Presidente dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria) ha presentato una relazione dal titolo “Il servizio sanitario a SanMarino”.
Si è trattato di un excursus sulla storia del modello organizzativo della più antica Repubblica del mondo e delle sue peculiarità in ambito sanitario e socio-sanitario, con un focus particolare sul sistema universalistico sammarinese che proprio quest’anno celebra i 70 anni dalla nascita dell’Istituto per la Sicurezza Sociale.
Il convegno ha affrontato tre macro-aree tematiche di grande rilevanzabstorica e culturale: le radici del welfare e dell’assistenza sociale e sanitaria, la medicina popolare in Piemonte tra Medioevo ed età moderna, e l’evoluzione dell’architettura ospedaliera dal Medioevo ai giorni nostri.
Tra i relatori di spicco Piero Secreto, primario dell’Ospedale Fatebenefratelli di San Maurizio Canavese – Torino, che ha spiegato l’evoluzione dell’architettura ospedaliera dalle origini al XX secolo, Giuseppe Marceca dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria, che ha illustrato la prima riforma sanitaria italiana Crispi-Pagliani del 1888, e numerosi professioni, medici e studiosi provenienti da diverse università italiane, come Giuseppe Trincucci, Maurizio Vaglini, Paolo Gerbaldo, Stefano Pirero e Manuela Castellino, che hanno analizzato temi che spaziano dalla neuropsicologia alla medicina popolare, dall’architettura ospedaliera alle pratiche curative tradizionali, dall’invenzione di strumenti diagnosti a un caso studio di turismo sanitario ai tempi del ventennio sulla costa ligure.
Particolarmente interessante è stata la sessione dedicata ai giovani under 25 del Centro Regionale Piemontese dell’Accademia, presieduta dalla professoressa Ileana Iacovelli, che ha dato spazio alle nuove generazioni di studiosi di storia della medicina.
Tra gli altri temi affrontati nella due giorni, sotto la regia degli organizzatori piemontesi Costantino Miravalle e Marisa Bianco, l’architettura ospedaliera dal Medioevo al Risorgimento, con interventi che hanno spaziato dall’evoluzione delle strutture sanitarie alle tecniche di costruzione degli ospedali, fino alla sanità piemontese agli inizi del XIX secolo sotto Napoleone e la Restaurazione.
Il convegno si è concluso con la visita al Complesso sanitario dell’Ospedale Storico Mauriziano di Lanzo Torinese, offrendo ai partecipanti un’esperienza diretta dell’evoluzione architettonica e organizzativa delle strutture sanitarie storiche.