«ALLE 2.20 abbiamo sentito un frastuono, poi la nave ha cominciato a tremare e si è inclinata, subito dopo è scattato l’allarme ed è partita la corsa ai giubbotti salvagente: scene di panico per accaparrarsi un giubbino, con mamme e bambini che piangevano: scene da Titanic»
E’ quanto ricordano i passeggeri della nave Europalink, arenatasi su un isolotto al largo di Corfù durante il viaggio di rientro ad Ancona. L’impatto con lo scoglio è avvenuto dopo poco più di un’ora dalla partenza da Corfù: la Europalink era partita quasi in contemporanea con una nave della Superfast e alcuni passeggeri hanno riferito che il traghetto incidentato avrebbe cambiato rotta proprio per non interferire con l’altra nava. Anche un gruppo di 8 anconetanti era tra i 304 passeggeri che, ieri sera attorno alle 20.15, a bordo di un’altra nave della Minoan Lines partita da Corfù, hanno raggiunto il porto dorico, con oltre un giorno di ritardo.
Il rientro era infatti previsto per le 17 di domenica. La nave su cui i passeggeri sono stati imbarcati è salpata da Corfù ieri alle 6 del mattino ora locale, le 5 in Italia. La comitiva anconetana era partita sabato 13 settembre per raggiungere la Grecia e compiere un tour del Paese. Stava tornando a casa quando l’incidente li ha costretti a tornare a Corfù ed a trascorrere ore prima di essere ospitati in un resort. «Mia figlia mi ha chiamato domenica alle 7.45 — racconta la madre di un’anconetana, che viaggiava con il marito ed alcuni amici — e mi ha raccontato di quei minuti di paura. Per fortuna quando ci siamo sentite il peggio era passato». «Alla fine è andato tutto bene perchè siamo tornati a casa – raccontano gli anconetani, tra gli ultimi a sbarcare- ma l’organizzazione è stata pessima e la paura è stata tanta quando ci siamo accorti di quanto era successo».
Anche due turisti di Marzocca si trovavano sul traghetto della Europalink: Adriano Albonetti, pensionato, e la moglie Manuela Gobbi, che fa assistenza agli anziani. Erano partiti domenica 14 per un tour della Grecia Antica organizzato dalla Boscolo Viaggi. Ad attenderli in porto la figlia.
«Mi hanno avvisata alle 10 del mattino – racconta – e solo nel pomeriggio ho visto che la notizia era online. Il momento in cui hanno avuto più paura è stato quando li hanno fatti uscire passando per la stiva: il traghetto era inclinato ed il timore era che un tir si spostasse e li schiacciasse. Per fortuna sono stati ospitati in un resort di Corfù. Quando li ho sentiti la prima volta non sembravano eccessivamente spaventati, ma credo che si siano resi conto di quanto hanno rischiato solo con il passare delle ore». Il Resto del Carlino
