San Marino. Tre domande al Segretario Gatti da parte di Marco Severini – direttore GiornaleSM

Marco Gatti, Segretario di Stato per le Finanze di San Marino
Marco Gatti, Segretario di Stato per le Finanze di San Marino

Dopo la pubblicazione delle pagelle ai segretari di Stato, abbiamo rivolto le nostre consuete tre domande (formula spesso da noi adottata per arrivare subito al nocciolo del problema) al Segretario di Stato alle Finanze di San Marino, Marco Gatti:

1) È d’accordo con la sua valutazione e voto nella pagella di GiornaleSM?
La sua valutazione sul mio operato nel 2022 mi lusinga. Le circostanze di questa legislatura hanno reso maggiormente difficoltoso il percorso di risanamento del Bilancio dello Stato però le scelte operate hanno portato ottimi risultati che ora vanno consolidati nei prossimi anni.

2) Quali sono i suoi propositi nel 2023?
Ho un programma di governo a cui essere aderente. La revisione della riforma IGR del 2013, l’adeguamento della legge antiriciclaggio alla V direttiva sono sicuramente due obiettivi importanti al pari del rinnovo del debito di prossima scadenza. Poi ci sarà, non tanto per me ma per il Paese, la scelta sui nuovi investimenti, pubblici e privati. A mio avviso la differenza per il nostro futuro sarà dettata dalla capacità di fare le giuste scelte proprio sulle infrastrutture che a San Marino sono carenti o addirittura non sono presenti, con particolare riferimento al settore ricettivo.

3) Debito pubblico. Abbiamo visto come si è originato e come questo governo sia stato costretto a farlo per via della pessima situazione lasciata da Adesso.SM. Secondo lei è una cosa transitoria o saremo costretti a convivere per sempre con il debito?
Per sempre è sicuramente eccessivo ma non possiamo illuderci di poter azzerare il debito in pochi anni. Il debito non è stato generato da questo governo, come ha giustamente detto, ma questo governo ha iniziato a gestirlo nelle modalità utilizzate da tutti i Paesi nel mondo. Abbiamo raggiunto un equilibrio di bilancio che al momento ci consente una riduzione del debito annuale ancorché poco significativa. Saranno le scelte sulle riforme ma soprattutto sugli investimenti a determinare una riduzione del debito più significativa nel tempo.

Marco Severini – direttore GiornaleSM