San Marino. TRE DOMANDE POLITICHE A… Alessandro Mancini (PS/NPR)

Alessandro Mancini

Dopo la pubblicazione delle tre domande al consigliere Muratori di Libera, stamane è il turno di Mancini, del PS/NPR. Ecco che cosa gli abbiamo chiesto.

Debito pubblico che cosa ne pensi?

Mancini: Questa maggioranza fin dal suo insediamento ha dovuto affrontare una pesante eredità ricevuta.

Lo stato dei conti pubblici e la liquidità presente nelle casse dello Stato aveva raggiunto livelli tali per cui non solo non era possibile fare investimenti, ma erano addirittura a rischio i pagamenti per la spesa corrente compreso gli stipendi. 

Nonostante la pandemia abbia inevitabilmente rallentato la crescita della nostra economia, i recenti dati economici illustrati anche nella relazione sulla legge di variazione di bilancio metto in evidenza una crescita piuttosto importante. 

Ora è arrivato il momento di utilizzare le risorse prese a prestito per lo sviluppo e per gli investimenti. 

I socialisti potranno riunificarsi?

Mancini: ”La riaggregazione dell’area socialista è un punto di partenza, In questa direzione va l’apertura del confronto con il Compagno Augusto Casali.

Ma non basta.

E qui entra in scena la lista NPR che non può essere archiviata come un semplice cartello elettorale.

Le due cose possono e debbono coesistere per offrire una proposta aperta a chi rischia di non votare durante la prossima tornata elettorale. 

C’è un ampio spazio liberale e riformista che cerca cittadinanza su temi come Europa, Rapporto con Italia, Sburocratizzazione, Sanità e difesa del potere di acquisto dei cittadini. 

Va inseguito e rappresentato.”

Le palesi difficoltà interne di questo governo e di questa coalizione pensi che possa portare ad una fine anticipata della legislatura?

Mancini: ‘‘Il Governo nasce tra forze diverse. 

Per storia, cultura e tradizione.

Le difficoltà ci sono state e ci saranno.

La pandemia e la crisi internazionale non lasciano presagire a una facile navigazione.

La cosa più inutile e stancante è il controcanto che si avverte tra qualche Congressista e alcune liste di maggioranza.

È ora di finirla.

E se lo diciamo noi del Ps che, pur avendo avuto voti e seggi, non abbiamo ricoperto incarichi di governo ma ci siamo mossi sempre con fedeltà alla maggioranza significa che questo gioco sta ormai superando i limiti.

E se stanca noi, penso a cosa possa frullare nella testa gente.

Si lavori a testa bassa parlando di meno.

Solo così si garantirà stabilirà.”