Il connubio fra lo strumento acquisito della scrittura, appartenente ai dominatori coloniali, francesi, inglesi e portoghesi, e la “letteratura” orale appartenente ai popoli dell’Africa subsahariana, ha generato un mix potente capace di proporre nuovi registri narrativi.
Questo il tema di fondo dell’incontro, organizzato da Aiep Editore, nell’ambito di Book Pride a Milano, dal titolo:”Melting Pot,narrativa dai Paesi del sud. La letteratura dell’Africa subsahariana”.
Dal dibattito è emerso il contributo che gli scrittori africani stanno dando alla letteratura arricchitasi dell’immediatezza dell’oralità e della conoscenza di profonde radici valoriali.
I protagonisti di questa ‘nuova’ letteratura trasformano così l’approccio alle loro problematiche società.
La fase della scoperta si è poi trasformata in quella della lotta militante per vincere la sfida contro il dominio imposto dalle culture coloniali.
Quindi, con l’avanzare delle indipendenze, la sfida si è trasformata in critica di fronte alle disillusioni prodotte dai fallimenti sociali dei nuovi regimi.
Infine la terza fase, quella della riscoperta dei miti delle origini trasformati in metafora capace di rilanciare una nuova speranza. Quasi un percorso iniziatico simile a quelli vissuti nell’adolescenza, che diventa momento magico capace di far sbocciare i presupposti delle nuove società.
Un pubblico appassionato ha contribuito alla definizione di questi contenuti con interventi qualificati.
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