Scrivo due righe su GiornaleSM perchè quando sta succedendo in questi giorni al nostro paese mi preoccupa, e molto.
Vorrei esternare il mio pensiero su quanto è successo a molti, se non a moltissimi (non credo siano solo una trentina come ci vogliono far credere), cittadini sammarinesi frodati per migliaia e migliaia di euro da dei truffatori che facevano finta di essere della società BKN301, di proprietà delle tre maggiori banche sammarinesi.
Per carità tutto va bene in questo momento delicatissimo! Anche iniziative come l’oscuramento del falso portale BKN301 a cui vengono indirizzati gli utenti nei messaggi truffa. Ma pensate davvero che dopo 5 minuti questi truffatori non rimettano on line un altro sito simile? Che magari hanno già pronto, e forse magari con le stesse caratteristiche dato che lo hanno salvato in backup. Pensate davvero che siano così sprovveduti?
Comunque oramai, dopo tutta la visibilità mediatica data a questa truffa, non penso che ci possa essere qualcuno a San Marino che abbocchi ancora. Quindi paradossalmente tutto potrebbe essere già risolto, svelando quando fragile ed inappropriata possa essere la difesa alle truffe del nostro sistema finanziario.
La questione che ha portato a questa gravissima e disastrosa situazione, invece, non lo è affatto.
Non è affatto risolta, dato che bisogna capire come sono arrivati questi dati sensibili (nominativo + numero di cellulare + numero carta di credito) ai truffatori, se vi sono talpe interne nella società (qualunque sia) che hanno raccolto i dati e forse li hanno rivenduti, magari sul dark web (che è la pratica piu’ usata) lucrando sulle spalle dei clienti sammarinesi ignari e frodati.
Mi aspetto che chi ha la responsabilità di quanto avvenuto paghi con il suo licenziamento in tronco in quanto aveva sottovalutato questo problema. Alcuni nostri lettori ci hanno fatto vedere che addirittura da novembre avevano segnalato a BKN301 (abbiamo gli screenshot) questo problema, senza ottenere risposte.
Per capire come questi dati siano finiti nelle mani sbagliate occorre che venga fatta una seria ispezione sia delle autorità preposte, sotto solerte mandato dell’autorità giudiziaria, che della vigilanza di Banca Centrale presso le società fornitrici di questi servizi.
Ma oggi non tra un mese!
Altrimenti finirà tutto a tarallucci e vino, come già avvenuto nel recente passato in casi penali importanti sammarinesi che così male hanno fatto al paese.
Poi non lamentiamoci se fra poco ci saranno altre truffe e se, questo il pericolo maggiore per il nostro sistema e per il nostro paese, la gente perderà fiducia nelle nostre banche e possa uscire dal nostro sistema bancario aprendo conti correnti all’estero arrecando un gravissimo danno a tutto il comparto finanziario per colpa di pochi inutili e sprovveduti boriosi, che si sono inventati un mestiere in pochi mesi che non era il loro.
Occorre fare presto e bene. Altrimenti la vedo molto dura.
Marco Severini – direttore del GiornaleSM