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  • San Marino. TURISMO E…………….!? … di Riccardo Vannucci, Presidente USOT

    VannucciIl concetto di “turismo” sta nella mente di tutti ma scarsa è la consapevolezza di quanto questo fenomeno possa incidere nella economia di un piccolo ma millenario paese come la Repubblica di San Marino.

    I nostri amici della Riviera Romagnola hanno acquisito consapevolezza più di noi che Turismo significa permanere per lo meno 1 notte nei luoghi dove esistono motivi di attrazione che scatenano l’attenzione dei visitatori. Tutto il resto si chiama escursionismo , vale a dire sosta di “ore” da dedicare quindi meno tempo a quei luoghi di interesse .

    Attualmente la Repubblica è interessata da un sostanziale flusso escursionistico , 2 milioni circa di persone ,ma da un ridotto e molto meno significativo flusso turistico: persone che sostano minimo 1 notte in Repubblica. La capacità di spesa , e quindi l’indotto che genera , una persona che sosta  1,2, 3 giorni in una destinazione è valutata minimo 10 volte maggiore di chi sosta 2,3 6 ore nella stessa destinazione : e questo per ben ovvi e comprensibili motivi a tutti noti.

    La consapevolezza  di voler convertire ed aggiungere ad un flusso escursionistico , un flusso turistico a maggior valore aggiunto     è stata più volte confermata e sancita nel Piano strategico di sviluppo turistico approvato da Congresso di stato nel 2013. I risultati finora sono scarsi e i segnali colti dai dati numerici sui pernottamenti fatti circolare dall Ufficio statistica lo confermano : bisogna riflettere sui motivi per cui un Piano di sviluppo strategico voluto dal massimo organo esecutivo dello Stato non venga attuato e promosso con i più adeguati mezzi. Va da atto che il mantenimento in vita di una istituzione come il Convention § Visitors bureau è un segnale positivo che va nella giusta direzione ; rileviamo che è un piccolo segnale che non può e non deve essere lasciato isolato ma deve essere affiancato da altre misure che determinino le condizioni per poter intrattenere i visitatori con altre iniziative: Intrattenimento, Benessere , Polo Museale.

    Dopo errori  profondi di visione ed impostazione del futuro del Paese fatti dalla passata politica e noti a tutti : comparto finanziario, comparto industriale che hanno prodotto guasti e distorsioni importanti sulla immagine della Repubblica ( a cui si sta rimediando  con la pulizia etnica di chi ha irrimediabilmente disonorato l’immagine del Paese), lo IUS è nato per raccogliere sotto una unica bandiera quei settori che non hanno mai prodotto danni ( anzi subendone le conseguenze negative) e che non si sono ancora sviluppati a sufficienza per assurgere ad importanza strategica per il futuro di tutta la Repubblica; non inquineremo mai   tale bandiera accogliendo transfughi di dubbia onestà e correttezza imprenditoriale che potrebbero indebolire una iniziativa che nasce e vuole nascere come il futuro “ DIVERSO” del Paese. Il TURISMO ed il commercio turistico devono rappresentare l’economia “nuova e pulita” che farà sviluppare tutto il Paese. Le associazioni hanno il compito della rappresentanza politica di tali settori , e di stimolo della politica a dedicare la dovuta attenzione a quei settori  che diventeranno l’asse portante della vita economica del Paese ; le associazioni non sono nate per essere “CONTRO” le istituzioni di governo e di chi deve recepire le istanze e le esigenze dei comparti che rappresentano, le associazioni sono nate per lavorare in sintonia ed in sinergia con le istituzioni. Le associazioni sono la cerniera tra le istituzioni e la popolazione attiva del Paese. Lo sviluppo della industria della accoglienza deve essere capito e condiviso da tutta la popolazione ed il compito delle associazioni è anche quello di evangelizzare la popolazione sulla importanza e la valenza di tale progetto : le associazioni non possono essere delegittimate in questo ruolo e le istituzioni devono sostenerle in quanto la rigenerazione e lo sviluppo turistico del Paese sono sanciti dalle deliberazioni prese dal Congresso di Stato nel Piano Strategico approvato nel 2013.

    Dobbiamo lavorare insieme per individuare insieme e con convinzione le azioni prioritarie per aggiungere al flusso escursionistico un flusso turistico. In questo momento di forte crisi di risorse finanziarie da dedicare allo sviluppo del comparto turistico commerciale, è necessario che le istituzioni abbiano il massimo della attenzione nell’accogliere progetti , idee e suggerimenti  che provengono dai settori che operano sul territorio e non prevedere incentivi e misure di sviluppo solo per imprenditori esterni che vengono ad investire a San Marino; servono misure che aiutino e premino anche operatori che lavorano da tempo sul territorio ed ora sono in difficoltà. Il settore manifatturiero industriale può chiudere e delocalizzare la propria attività ,le aziende turistiche e della accoglienza sono costrette a rimanere sul territorio ed a resistere per che non hanno alternative .

    Siamo una CITTA’ STATO e le istituzioni sono vicine ai cittadini, le leggi devono essere semplici e di facile applicazioni, perché semplici e di facile applicazione devono essere i controlli affinché le leggi vengano rispettate da tutti. Non abbiamo bisogno di emulare altri stati nel fare leggi simili perché il nostro microcosmo economico non necessita di complessità che ingessano lo sviluppo della nostra economia fino a renderla non competitiva . Interrompiamo le cattive abitudini : io impedisco una iniziativa a te , perché tu mi hai sbarrato la strada alla mia !;  basta con le invidie reciproche : guardiamo il futuro in positivo. Finiamola con le dietrologie che dietro ogni progetto ci sono solo interessi personali e mai quelli collettivi. Il “NUOVO” che vogliamo portare avanti  è questo: non ci tireremo mai indietro da questi principi ma anche le istituzioni devono avere lo stesso atteggiamento. E’ il “VECCHIO MODO DI PENSARE” che ha affossato la politica, il “ NUOVO” deve guardare avanti in una altra dimensione: non ci possono essere interessi contrapposti quando si è tutti dalla stessa parte per rinnovare il Paese. Dobbiamo fare basta con i singoli imprenditori che , stanchi degli insuccessi delle azioni delle associazioni, si rivolgevano direttamente alla politica ( che li accoglieva ) per risolvere il loro problema personale . Questo “ corto circuito”  ha scatenato tutti i guasti e le distorsioni che hanno pregiudicato l’immagine del Paese e ne hanno impedito il reale sviluppo economico privilegiando e favorendo gli interessi di pochi a scapito degli interessi della collettività intera.

    Nella antica Atene , anche l’ultimo scalpellino , che lavorava alle statue dei monumenti pubblici, era convinto delle scelte della sua “Polis” per abbellire la Città e tali scelte erano parte intima delle sue convinzioni e delle motivazioni del suo lavoro.

    Noi dobbiamo riprendere e riappropriarci di tali valori perché sono alla portata degli obbiettivi che possiamo raggiungere.

    Solamente quando il progetto di sviluppo turistico del Paese sarà sceso consapevolmente  nella mente e negli animi di tutti , avremo compiuto tutti un vero passo avanti verso il futuro di questo Paese e le istruzioni non avranno più scuse per  delegittimare le associazioni nel loro ruolo di interpreti della volontà popolare di rinnovamento.

    Riccardo Vannucci

    Presidente USOT

    San Marino , 31 gennaio 2016