San Marino. “Turismo vale solo il 6% del Pil”

Il governo che si è da poco insediato non sembra avere per i riflettori o per i comunicati autocelebrativi lo stesso debole che aveva quello precedente. Del resto si era detto che si sarebbe aperta una nuova stagione, quella del fare. Ne abbiamo parlato con il consigliere di Npr Matteo Rossi.

Consigliere, siete partiti con il piede giusto?
“Ogni singola attività è partita, in questa prima fase c’è stata la presa in carico delle consegne, quello che abbiamo cioè ereditiamo dalla scorsa legislatura, l’ultimo Consiglio in cui principalmente si sono ratificati dei decreti lo dimostra, siamo in fase di start-up anche se la situazione richiederebbe già fatturati importanti”.

Lei in passato si è sempre dato molto da fare per tenere alta l’attenzione sui diritti di chi è più fragile. Cosa farà, in questo importante ambito questa maggioranza?
“Innanzitutto bisogna che i segretari di stato prendano coscienza della situazione attuale e facciano una scaletta delle priorità. Il passato mancava di un obiettivo, c’è stata poca visione, la concentrazione è stata più sulla gestione del quotidiano. In questa legislatura dunque andranno lanciate delle traiettorie e posti in campo ragionamenti di prospettiva. Parliamo e della tutela di chi è più in difficoltà e quindi del mondo della disabilità ma anche di anziani ai quali garantire maggior protezione. C’è una popolazione che sta progressivamente invecchiando, le persone vanno curate, assistite e le famiglie che hanno anziani a carico, considerato che lavoriamo tutti, vanno aiutate affinché riescano a prendersi cura nel miglior modo possibile, oltre che dei propri figli, dei genitori e dei nonni”.

Si parte da una situazione grave?
“No, non voglio dire questo però la nostra realtà impone di tener conto di esigenze molto peculiari. Servono interventi a livello generale ma occorre rimanere vigili anche su come viene gestito l’ordinario. Avevamo denunciato, proprio dalle pagine di Repubblica.sm il fatto che il servizio minori avesse delle cucine senza forni, senza padelle. Detto ciò non c’è una situazione di completo sbando, non esistono categorie senza tutela, San Marino ha sempre avuto un occhio di riguardo per le fasce meno agiate, ciò premesso le cose da fare sono tante a dispetto del fatto che le risorse sono sempre meno”.

Turismo e cultura vengono da troppo tempo considerate deleghe di serie B mentre paradossalmente è lo stesso Fmi che ci viene a dire che è da lì che dovremmo ricercare lo slancio per ripartire.
“E’ indubbio che si tratti invece di deleghe fondamentali e che quelle segreterie debbano mettere in campo strategie vincenti. Visto che ha citato il Fmi, sono stati gli stessi tecnici a evidenziare che il Pil derivato dall’attività turistica si attesti attorno al 6% e che possa invece puntare ad arrivare a pesare almeno il 25%. Il segretario ha avviato una forte attività di confronto e credo abbia le capacità giuste per migliorare anche in termini numerici la situazione attuale, credo che negli anni il grosso guaio sia stato quello di guardare con lo specchietto retrovisore al turismo degli anni d’oro, un turismo che viveva di riflesso della grande massa di turismo nella riviera, continuare a rincorrere una cosa che non esiste più è stato il più grande degli errori. Noi dobbiamo trovare le formule giuste per portare iniziative, eventi e che il tutto avvenga in perfetta sinergia tra cultura e turismo”.

Un’ultima curiosità, che aria si respira e che situazione c’è all’interno di Npr?
“Stasera stessa faremo una riunione con tutti gli organismi dei vari partiti, ci stiamo dando una struttura non partitica ma federata con organismi che ci consentano di svolgere in maniera più puntuale tutte le attività politiche di questa fase. Diamo seguito ai messaggi per i quali siamo nati, il Paese ha bisogno di far fronte alle emergenze al di là delle ideologie, abbiamo schierato persone competenti e messo la nave in acqua, ora cerchiamo di uscire dal porto”.
Olga Mattioli

Repubblica Sm