San Marino: “Tutelare la salute e privilegiare la ripartenza”. Di fronte alla necessità di allineare le misure restrittive anti Covid, si è scelto di proteggere il Paese per contenere i rischi di contagio e per favorire la ripresa dopo il 7 gennaio

 

Una scelta sofferta ma necessaria quella del nuovo Decreto Legge n.221 del 22 dicembre, per il
contrasto alla pandemia, indispensabile per contenere il rischio di contagio, così come in altri paesi,
e per garantire l’equilibrio rispetto alla vicina Italia scongiurando in questo modo la permanenza
nella fascia dei Paesi in categoria C. E’ diventato necessario introdurre misure in grado di far
scendere la curva dei contagi, in questi giorni in salita e, allo stesso tempo, di evitare il rischio di
una permanenza a lungo termine in quella fascia C che avrebbe causato l’isolamento della
Repubblica e danni irreparabili all’economia sammarinese.
Nell’incontro di questa mattina con le categorie economiche, il Governo ha spiegato che i sacrifici
richiesti per i prossimi 13 giorni, sono necessari per guardare con maggiore serenità al periodo dopo
le festività. L’effetto immediato di questa scelta sarà infatti l’uscita dalla fascia C e il ritorno in
quella fascia A che consentirà di normalizzare la mobilità e gli spostamenti da e per la Repubblica
di San Marino per la visita a parenti o amici e di far riprendere fiato a un’economia in seria
difficoltà.
Annunciati interventi economici di sostegno, per i settori più colpiti, come ristoranti e alberghi,
attività commerciali, imprese artigianali. Ristori che in parte saranno erogati in tempi brevi, altri a
seguito della definizione del prestito ponte, in via di perfezionamento, altri ancora attingendo al
capitolo di bilancio già previsto, per il sostegno allo sviluppo.
Aperti i confronti sugli ammortizzatori sociali, con l’estensione della Cassa Integrazione anche
nelle giornate festive e ai collaboratori non dipendenti, come amministratori e soci. Si lavora anche
per introdurre altre misure di sostegno, come una possibile sospensiva per il pagamento delle
imposte, una moratoria sui mutui e una riduzione dei costi per le utenze dell’AASS.
“Non lasceremo solo nessuno, adotteremo tutte le misure di sostegno possibili” dichiara il
Congresso di Stato, che invita a non dimenticarsi di quanto è stato fatto fino ad ora, degli interventi
che hanno consentito agli operatori economici di tenere aperte le proprie attività mitigando in
questo modo gli effetti negativi della pandemia. L’invito è anche a non scordare l’impegno profuso
dal settore sanitario nel contrasto al virus, medici e infermieri lavorano da mesi in prima linea e
senza tregua.
Nel frattempo, fino al prossimo 7 gennaio, resta aperto il confronto con il Governo italiano per
consentire a San Marino di mantenere misure in linea con le proprie specificità, in considerazione
dell’assenza di accesso ai finanziamenti europei di sostegno.

Viene quindi rinnovato, infine, l’appello alla cittadinanza per il rispetto delle norme per il
contenimento della diffusione del virus, al fine di favorire una auspicata ed essenziale discesa della
curva di contagio.