San Marino. Tutte le caratteristiche e i costi dell’impianto fotovoltaico di Visano illustrati nella serata pubblica di Libera sulle energie rinnovabili

Un conto sono le chiacchiere, un conto sono i fatti basati su dati, numeri, relazioni e valutazioni tecniche. Quando si parla di energie, non si scherza, perché esse sono il motore che alimenta ogni aspetto della vita moderna: dai settori industriali ed economici all’istruzione, alla sanità, al comfort delle nostre case.

La sua importanza è cruciale anche per affrontare la sfida climatica, perché stimolando la transizione verso fonti rinnovabili, si va a garantire la sicurezza energetica, la quale a sua volta promuove l’innovazione tecnologica e crea nuove opportunità di lavoro. 

Da queste considerazioni è partita la serata pubblica di Libera dedicata a:Sovranità energetica e transizione ecologica: strategie per uno sviluppo sostenibile a San Marino”, voluta anche per spiegare il recente investimento AASS per la realizzazione di un impianto fotovoltaico a Visano (BS) in merito al quale sono state spese molte considerazioni, non tutte favorevoli.

Su questi argomenti si sono espressi il Segretario al Lavoro Alessandro Bevitori; i vertici AASS rappresentati dal presidente Renzo Giardi e dal direttore Raoul Chiaruzzi; gli ingegneri Gerardo Giovagnoli (Consigliere PSD) e Andrea Mina.  Gli onori di casa sono stati affidati a Michele Muratori.

Innanzi tutto, è stato illustrato il quadro dei consumi e degli impianti attualmente funzionanti. San Marino ha consumato nellanno scorso 268 GWh/a, che corrisponde più o meno al fabbisogno annuale di 90 mila famiglie. Ovviamente le famiglie sammarinesi sono molte meno, quindi gli alti consumi sono a carico delle grandi aziende ma anche di piccole entità produttive particolarmente energivore.

Le percentuali di consumo, infatti, danno un 2% per lilluminazione pubblica; il 14% per le utenze domestiche; l84% per tutte le altre e qui, oltre alle attività produttive, rientrano anche lospedale, gli impianti sportivi e le piscine.

Il fotovoltaico rappresenta l8% della produzione energetica nazionale. Si potrà ambire ad un massimo del 25% perché landamento orografico del territorio e il forte impatto ambientale degli impianti non permettono una loro proliferazione intensiva. LAASS ha appena inaugurato due impianti presso la propria sede, capaci di produrre 172 KW di picco, per un costo complessivo di 336 mila euro. Altri interventi sono in studio per il macello pubblico, la Sport Domus e più avanti anche per gli edifici scolastici.

Tutto questo, in perfetta osservanza del PEN (Piano Energetico Nazionale), il quale fissa il raggiungimento dellautonomia energetica attraverso il risparmio energetico, la cogenerazione presso le strutture idonee, la realizzazione di impianti fotovoltaici sia in territorio, sia fuori confine. Come quello che si andrà a realizzare a Visano (BS).

La scelta è caduta su questa località del nord Italia non certo per capriccio ma in seguito a valutazioni assai approfondite dal punto di vista ambientale, tecnico e tecnologico, nonché di elevata resa. È stata effettuata una due diligence (investigazione e approfondimento di dati e informazioni) sulla tenuta tecnologica dellimpianto e sulla possibilità di collegarlo alla rete elettrica nazionale per il trasferimento dellenergia prodotta. In questo caso, la rete è di altissima stabilità e qualità. Unaltra due diligence è stata condotta sugli aspetti legali.

Il costo stimato dellimpianto sarà di 12 milioni, che arriveranno dai fondi di riserva di AASS derivanti dagli attivi accantonati, che oggi ammontano a 38 milioni. Attualmente sono stati spesi 1 milione e 300 mila euro per lacquisto di ATLAS 12 s.r.l. società di scopo che ha la proprietà del progetto ed è stata costituita una holding che sta portando avanti lacquisto del terreno e che gestirà tutti gli aspetti fiscali. Il prossimo passo sarà lemissione dei bandi per lassegnazione delloperatività. Il cantiere sarà aperto nella primavera/estate 2026. Limpianto sarà bifacciale, cioè sarà capace di sfruttare anche la rifrazione della luce. In pratica potrà funzionare anche in caso di cielo coperto. Ha una proiezione di vita di circa 30 anni e considerando tutti i costi, compresi quelli delle manutenzioni e delle future ristrutturazioni, produrrà energia alla metà di quanto paga ora San Marino. Con il suo completamento, la Repubblica potrà contare sul 20% di energia da fotovoltaico.

Il valore vero del progetto è che questo è un impianto nostro, di proprietà dello Stato ha detto il Segretario Bevitori, sottolineando che la politica ha il ruolo di dare gli indirizzi e che quindi il merito della realizzazione è dei tecnici. Unaltra inconfutabile verità è che la Repubblica avrà energia al costo netto di produzione. Che è cosa non da poco.