San Marino. Tutte le grandi persone alle quali abbiamo detto addio in questo maledetto 2020 – “Qui gatto… ci cova” la rubrica di David Oddone

Stavo riguardando l’elenco dei morti di questo maledetto 2020. Il mondo è certamente un posto peggiore: se ne sono andate persone meravigliose, la cui presenza su questa terra ci ha arricchito e profondamente segnato. Molte di loro le ha portate via il Covid. Altre sono morte a causa dell’età o per delle tragiche fatalità. Penso immediatamente a Kobe Bryant, fenomenale giocatore Nba e dei Los Angeles Lakers vittima di un incidente in elicottero mentre sorvolava il sud della California. Con lui c’era la figlia appena tredicenne. Accadde a gennaio. Kobe era un simbolo, un modello per tanti. A febbraio è stata la volta di Kirk Douglas, padre di Michael, attore leggendario – fra gli altri – di Spartacus di Kubrick. Lui aveva 103 anni. Ne aveva invece 80, Gigi Proietti. A proposito di personaggi che hanno lasciato un enorme vuoto culturale, vorrei citare Alberto Arbasino, grandissimo intellettuale, giornalista e scrittore. Con lui Roberto Gervaso e Sergio Zavoli. Fra coloro che ci hanno reso migliori c’è sicuramente Philippe Daverio: eccentrico e mai banale ci ha accompagnato nel mondo dell’arte moderna e contemporanea e della storia. La polmonite, non è chiaro se causata dal Covid, ci ha privato della grazia e bellezza di Lucia Bosè, madre di Miguel. Una delle morti che mi ha più toccato è quella di Luis Sepulveda a causa del coronavirus. E’ stato ritrovato morto nei boschi di Montauk, Long Island, nello stato di New York, il bravissimo fotografo Peter Beard, autore di noti ed entusiasmanti reportage dell’Africa. La malattia ha stroncato la vita ad appena 49 anni di Ezio Bosso, musicista e direttore d’orchestra. Accadde a maggio, stesso mese in cui ha perso la vita l’artista-fenomeno Christo, che nel 2016 aveva realizzato The Floating Piers, la fotografatissima passerella sul lago d’Iseo. Fra i lutti che hanno maggiormente segnato il mondo intero quello del leggendario Ennio Morricone. Ogni parola in più sarebbe realmente superflua. Rimanendo in tema di capolavori quest’anno ha visto la dipartita di Olivia de Havilland, l’ultima attrice ancora in vita del ricco cast di Via col vento, alla bella età di 104 anni. Vicino a lei cito la nostra Franca Valeri, donna di altissimo spessore e attrice milanese interprete di svariati personaggi. Si è spenta a 96 anni a Roma un’altra grande donna: Rossana Rossanda, giornalista e scrittrice fondatrice del Manifesto. Il mondo della moda invece ha pianto Kenzo. E’ passato già oltre un mese, anche se sembra ieri, da quando lo sport e non solo, ha onorato il più forte calciatore di tutti i tempi. Il 2020 è l’anno dell’addio a Diego. E come se non bastasse è morto anche Paolo Rossi, l’indimenticabile campione del Mondiale del 1982. Con loro Mariolino Corso, Pierino Prati e Gigi Simoni. Quasi volesse raggiungerli, abbiamo dovuto salutare prematuramente la talentuosa penna di Gianni Mura. L’ultimo personaggio che vorrei ricordare è Sean Connery, che per tutti noi era la prova che gli highlander, gli immortali, esistono davvero. Ma in fondo chi entra nella storia, non muore mai. Non sono riuscito ovviamente a citare ogni grande donna o uomo al quale abbiamo dovuto rinunciare. Quest’anno tuttavia lo ricorderemo soprattutto come quello in cui abbiamo perso il vicino di casa, l’amico di una vita, il papà. Tantissimi volti e nomi che magari non erano conosciuti a livello internazionale, ma che per noi erano unici e speciali. A tutti loro dedico la rubrica di oggi.

David Oddone

Rubrica “Qui gatto… ci cova”