Si è chiusa con un nulla di fatto l’inchiesta sul presunto giro di scommesse illecite legato a partite truccate nel campionato sammarinese. Nella giornata di ieri, di fronte al Commissario della Legge Vico Valentini, si è tenuta l’ultima udienza del procedimento penale n. 162/RNR/2017, che ha visto imputati diversi calciatori e soggetti coinvolti a vario titolo nel mondo del calcio locale.
Al centro del caso, l’accusa di frode sportiva connessa alla manipolazione della partita di Coppa Titano tra “Virtus” e “San Giovanni” disputata il 15 marzo 2017. Secondo gli inquirenti, un gruppo di giocatori e complici avrebbe alterato il risultato dell’incontro per trarne vantaggio tramite scommesse sportive, sia a San Marino sia in Italia. Tra gli imputati, figuravano calciatori come Armado Aruci, Luca Nanni, Luca Bonifazi, Manuel Morganti, e altre persone vicine al mondo del betting.
L’accusa parlava di “accordi sottobanco” per favorire la vittoria del San Giovanni, a prescindere dal merito sportivo, con l’obiettivo di garantirsi vincite rilevanti tramite piattaforme di gioco online. Si ipotizzava anche la creazione di account intestati a terzi per eludere i controlli dei bookmaker.
Nonostante le ipotesi investigative, nessuna condanna è stata pronunciata. Il giudice ha dichiarato estinto il reato per intervenuta prescrizione, facendo decadere ogni responsabilità penale. La sentenza segna così la conclusione di un processo iniziato nel 2017, che ha vissuto anni di rinvii, indagini e interrogatori, senza mai giungere a una vera e propria fase dibattimentale risolutiva.
La decisione del Tribunale Commissariale Civile e Penale di San Marino chiude una delle vicende giudiziarie più delicate per il movimento calcistico della Repubblica, lasciando però molti interrogativi sull’efficacia dei meccanismi di vigilanza e prevenzione contro le frodi nel mondo dello sport.