San Marino. U.O. di Neurologia, diretta dalla dott.ssa Susanna Guttmann, ha collaborato per la realizzazione del film ”I limoni d’inverno” con Christian De Sica sul tema dell’Alzheimer

 

“I Limoni d’Inverno”, una pellicola sentimentale che tratta il tema dell’Alzheimer, ha visto una preziosa collaborazione da parte dell’Istituto Sicurezza Sociale (ISS), in particolare dalla sua Unità Operativa di Neurologia, diretta dalla dott.ssa Susanna Guttmann. Questo film rappresenta un esempio significativo di come l’assistenza medico-scientifica possa arricchire la realizzazione cinematografica, specialmente su argomenti delicati e complessi come l’Alzheimer.

La pellicola, interpretata dal noto attore Christian De Sica, racconta la storia di Pietro, un intellettuale in lotta con i primi sintomi della malattia di Alzheimer, e di Eleonora, interpretata da Teresa Saponangelo, che condivide con lui l’attività di giardinaggio. Attraverso la loro vicinanza, i protagonisti trovano sollievo da solitudini inespresse e dolori nascosti.

Per assicurare un approccio accurato alla rappresentazione della malattia di Alzheimer, la regista Caterina Carone si è affidata all’esperienza dei neurologi di San Marino, tra cui la dott.ssa Beatrice Viti, il dott. Mirco Volpini, il dott. Roberto Frusciante e il neuropsicologo dott. Edoardo Barvas. Hanno partecipato alle consulenze anche tecnici, infermieri e l’amministrazione dell’Unità ospedaliera, oltre all’associazione Asspic.

La dott.ssa Guttmann ha sottolineato l’importanza della ricerca continua sui marcatori precoci della malattia, un impegno che l’ISS condivide con università sammarinesi e internazionali. Il Direttore Generale dell’ISS, Francesco Bevere, ha espresso orgoglio per il contributo dell’istituto al film, evidenziando l’importanza di sensibilizzare il pubblico sull’Alzheimer.

Nei titoli di coda, la produzione ha ringraziato l’ISS e il personale coinvolto per il loro contributo alla ricerca sull’Alzheimer, dimostrando come la collaborazione tra il mondo medico-scientifico e quello cinematografico possa portare a una rappresentazione più fedele e sensibile di temi complessi come le malattie neurodegenerative.

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