Stanno arrivando in redazione alcune testimonianze di cosa sia veramente successo alle 3 di sabato mattina in zona città, relativamente al fermo del ragazzo sammarinese di Serravalle da parte della Gendarmeria.
Secondo alcuni testimoni tutto sarebbe accaduto tra la zona sotto la porta del paese (in corrispondenza all’entrata del Palazzo Sums) e nella zona sottostante, quella di Piazzale Calcigni.
Durante le operazioni di prevenzione abusi alcolici da parte degli automobilisti sammarinesi, una pattuglia dei nostri ragazzi della Gendarmeria era a presidiare la zona di Città. Precisamente si erano fermati di fronte l’entrata del Palazzo Sums. Durante i controlli, all’alt della pattuglia, un giovane ragazzo sammarinese di Serravalle, a bordo di un’autovettura con targa del Titano, si è dapprima fermato allo stop da parte degli agenti, poi quando lo stesso si è rifiutato di fare alcoltest, è ripartito, accelerando, con la propria autovettura portandosi dietro, travolgendolo, per alcuni metri anche un agente della gendarmeria.
L’accaduto è stato visto da un nostro lettore che ha assistito involontariamente all’accaduto.
Il gendarme travolto ha riportato solo alcune escoriazioni ma nulla di più, anche se la paura probabilmente è stata tanta.
Da questo episodio ne è scaturito un piccolo inseguimento, tra la pattuglia dei gendarmi ed il giovane serravallese, conclusosi dopo qualche minuto in Piazzale Calcigni, il piazzale sottostante la porta del paese. Durante la fuga, il fuggitivo, aveva preso all’altezza della Smi, in contromano, la strada di uscita dal parcheggio Calcigni. Non sapendo dove andare si è portato fino alla fine del parcheggio. Non avendo vie di fuga ed avendo dietro l’auto della Gendarmeria, si è dovuto fermare.
Il giovane sammarinese in evidente stato confusionale, dovuto probabilmente all’assunzione di alcool, ha dato in escandescenza, urlando e sbraitando senza però aggredire i gendarmi, e per questo è stato ammanettato.
L’intervento ha immediatamente tranquillizzato il serravallese, che dopo essere stato accompagnato in Comando, e’ stato consegnato ai propri famigliari. Verra’ attivata per lui la procedura circa la segnalazione all’Autorità’ Giudiziaria.
Speriamo solo che la pena che il nostro tribunale vorrà infliggergli sarà esemplare, in modo da togliere il pensiero ad altri di imitarlo e di comportarsi in questo modo. Ovvero in spregio alle normali regole di convivenza e di rispetto all’autorità dei gendarmi che sono per strada per lavoro e per tutelare tutti noi.
/ms