San Marino. Ucraino balordo scarcerato e subito riarrestato mette sottosopra la cella.

Arresto2L’uomo, un 40enne di nazionalita? ucraina, era stato rilasciato venerdi? scorso dai Cappuccini e scortato fuori confine.

Era ritornato sul Titano per recuperare alcuni indumenti lasciati a casa della sua ex ragazza.

Era uscito di prigione venerdi? scorso, ma il giorno dopo, sabato 30 aprile, trasgredendo quanto stabilito sull’ordinanza dal giudice inquirente Simon Luca Morsiani, e? tornato in territorio sammarinese e, avvistato da una pattuglia della Gendarmeria a Gualdicciolo, e? stato fermato e ricondotto per la seconda volta nel carcere dei Cappuccini di Citta?.

L’uomo, un ucraino di quasi quarant’anni (R. Y. le iniziali) prima di recarsi incoscientemente sul Titano, aveva passato la serata con alcuni suoi amici a festeggiare l’uscita di prigione. Abituato ad alzare un po’ troppo facilmente il gomito, probabilmente, a causa dell’enorme quantita? di alcol assunta, si e? dimenticato del divieto impostagli dal tribunale sammarinese di far rientro sul Titano, e il destino o la sfortuna ha voluto che sui suoi passi si frapponesse ancora una volta la Gendarmeria. Ed e? cosi?, dunque, che e? finito di nuovo al fresco.

Pare che l’ucraino fosse rientrato a San Marino per recuperare alcuni suoi vestiti lasciati a casa di una sua ex ragazza, anch’essa di nazionalita? ucraina, residente sul Titano. Non sappiamo se abbia recuperato o meno gli indumenti, quello che e? certo pero? e? che ha trasgredito nuovamente la legge, vuoi per disattenzione o per uno stato di alterazione psicofisica, dovuto a una grossa quantita? di alcol ingerita, sta di fatto che l’uomo si e? lasciato sfuggire di mano un’opportunita? piu? unica che rara, e cioe?, quella di essere uscito di prigione perfino senza cauzione.

Una volta in carcere, l’ucraino, non capendo il motivo del fermo da parte dei militari e quindi non accettando di essere stato riarrestato, ha dato in escandescenza.

In pratica ha messo sottosopra la cella, rompendo il lampadario, sbattendo la rete del materasso contro la porta e addirittura sventrando dal pavimento alcune mattonelle. In sostanza una furia, cieca, che pero?, col passare del tempo, si e? poco a poco affievolita fino ad esaurirsi totalmente. (…) La Tribuna