Il periodo che stiamo vivendo per i consumatori non è particolarmente roseo.
Così i consumi in questo momento, non soltanto a San Marino, stanno risentendo dell’aumento dei prezzi. In Italia l’inflazione su base annua ad aprile si attesta al 2% ma un’indagine di Noto Sondaggi ha messo in luce che l’inflazione percepita è ben più alta e si aggirerebbe attorno al 9,9%. Vanno ricercate qui le ragioni del contenimento dei consumi per cui tantissima gente sta rinunciando a comperare i cibi più costosi come pesce, frutta e verdura.
A pesare sui bilanci familiari sono poi le utenze e non sono pochi i sammarinesi che dichiarano di aver tenuto i riscaldamenti spenti pur di non dover sostenere costi troppo esosi per le proprie tasche. Il punto dolente sono infatti le pensioni e gli stipendi che hanno continuato a perdere potere d’acquisto nonostante i rinnovi dei contratti Tutto questo impatta negativamente sulla salute dei cittadini e indirettamente sul bilancio della Sanità pubblica.
Stando così le cose, con i consumi in contrazione, è facile immaginare che la salita dei prezzi non si arresterà.
Nella vicina Italia la crisi dei consumi ha frenato gli incassi erariali tanto che dall’ultimo bollettino delle Finanze è emerso che l’imposta sul valore aggiunto nel settore del commercio ha fatto registrare un meno tre per cento da gennaio a marzo.
È allora evidente che se l’inflazione continua a schiacciare il potere d’acquisto e i consumi frenano, allora anche San Marino dovrà fare i conti con un minor gettito. Una politica lungimirante dovrebbe partire da qui, occupandosi di welfare e non pensare invece di togliere altro potere d’acquisto aumentando le tasse.
Purtroppo la Repubblica soffre anche di un problema legato ai dati, non sempre disponibili in tempo reale. Per esempio sta arrivando in questi giorni ai Capi Famiglia il questionario sui Consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi dell’anno 2024.
Noi che parliamo ogni giorno con le persone, siamo già in grado di scattare una fotografia purtroppo non bella. Auspichiamo dunque che non piovano ulteriori tegole sulla testa delle persone che già faticano ad arrivare alla fine del mese pur avendo un impiego.
San Marino, 07/05/2025
Unione Sammarinese Consumatori UCS