San Marino. UCS INCONTRA L’AUTORITÀ PER L’ENERGIA: FOCUS SU BOLLETTE E RINCARI  

È fissato per domani l’incontro con il Garante per l’Energia che UCS unitamente a USL avevano chiesto a seguito  delle bollette del gas poi annullate.  

Se da un lato le problematiche legate alla bollettazione errata devono essere risolte internamente all’Azienda e con  la Segreteria preposta, dall’altro la cittadinanza attende risposte ormai non più procrastinabili.  

L’auspicio è che alcune di tali risposte possano arrivare dal confronto con l’Autorità Garante per l’Energia alla quale  chiederemo conto del perché di rincari che hanno fatto più che raddoppiare le bollette dei Sammarinesi, già messi  a dura prova dalla crisi. Domande a cui ora è urgente dare risposte specie alla luce di quanto dichiarato in merito  all’indicizzazione dei costi del gas che renderà indispensabile la lettura mese per mese del contattore da parte  dell’Azienda. La stessa Azienda che dovrà emettere immediatamente la fattura per poter far sì che gli utenti  controllino realmente i propri consumi. Inoltre è quindi fondamentale la chiarezza e l’immediata acquisizione dei  dati all’interno delle bollette stesse, ad oggi purtroppo, nonostante siano anni che UCS tenga alta l’attenzione sulla  problematica, di non facile lettura.  

Il tema dei temi resta quello dei costi delle utenze, diventati per molti, troppi cittadini, addirittura proibitivi. Viene  allora  

spontaneo chiedersi come mai in Italia, pur in presenza della concorrenza tra fornitori privati, ci sia chi riesca a  contrattare tariffe fisse calmierate, mentre qui in Repubblica l’Azienda di Stato che certo deve autosostenersi, ma  non ha come propria mission l’utile, applichi tariffe via via più care.  

C’è anche chi sapendo di non potersi permettere di pagare le bollette, è rimasto praticamente al freddo per  ritrovarsele più alte di quando teneva i termostati, pur bassi ma a temperature più alte.  

Sono anni che UCS chiede, non solo per il gas, di aumentare la capienza del totale dei consumi della prima fascia,  che deve avere però un costo dell’energia effettivamente inferiore, senza invece incappare in conteggi astrusi che  rischiano di tutelare chi consuma di più piuttosto che chi è virtuoso; certo è che questo ragionamento deve essere  calibrato anche sul totale di persone presenti in casa perché altrimenti si fanno passare per sprecone famiglie che  sono semplicemente più grandi di altre.  

UCS