“Sulla base della documentazione pervenuta nei giorni scorsi dalla Commissione europea, San Marino figura tra i pochi Paesi che non comportano alcun indicatore di rischio” negli scambi commerciali con l’Ue. Lo rende noto la Segreteria di Stato per gli Affari Esteri a seguito delle preoccupazioni sorte nella piccola Repubblica per il monitoraggio su trasparenza ed equità fiscale avviato dal Consiglio europeo nei confronti di 90 Paesi con cui l’Ue intrattiene scambi commerciali. A monte, la paura di risultare, a seguito del monitoraggio, tra le giurisdizioni considerate “non cooperative” dall’Unione europea. Per rassicurare rispetto questo rischio, Palazzo Begni interviene oggi spiegando che “i competenti uffici del Dipartimento Affari Esteri, unitamente alla Missione sammarinese a Bruxelles, sono già da tempo allo studio del dossier relativo allo screening dei Paesi con i quali l’Unione Europea intrattiene importanti scambi commerciali”. Scopo del monitoraggio e’ quello di “verificare- chiarisce la nota della segreteria Affari esteri- all’interno di detti Paesi, la conformità ai criteri stabiliti dalla stessa Unione di una buona governance fiscale”. E appunto a riguardo, si chiarisce che sulla base dei documenti inviati dalla Commissione europea, il Titano risulta “tra i pochi Paesi che non comportano alcun indicatore di rischi”. Infine, la segreteria di Stato presieduta da Nicola Renzi annuncia che nei prossimi giorni San Marino dovrà designare un gruppo di coordinamento per la redazione del rapporto che “sarà alla base delle richieste da comunicare alle competenti Autorità dell’Ue”.
