San Marino. Ufficio Industria: ”il 1° dicembre chiudiamo l’One Gallery Outlet”. Manca il pezzo di carta, manca l’abitabilità

one gallery outlet90 giorni per presentare l’abitabilità sennò chiudiamo l’attività d’imperio.

E’ quello che ha scritto sbrigativamente l’Ufficio Industria in una raccomandata a firma di Bruna Giacobbi alla dirigenza dell’One Gallery Outlet il 1° settembre 2016.

Ma l’abitabilità per il pregiato immobile di Ponte Mellini che ospita l’One Gallery Outlet non c’è ancora anche se sono anni che è stato costruito. Proprio l’Ufficio Industria aveva concesso nel dicembre del 2015 la licenza per poter esercitare grazie alla dichiarazione del tecnico della proprietà che certificava che si stava facendo tutte le pratiche per ottenerla.

Infatti data 12 novembre 2015 il tecnico incaricato di predisporre i documenti per l’abitabilità aveva dichiarato nella dichiarazione sostitutiva di abitabilità: ”dichiara che sono in corso gli adempimenti per la richiesta di abitabilità per l’edificio di Via tre settembre, 17 ”.

Abitabilità mai concessa e che porterà alla chiusura dell’Outlet il 1 Dicembre 2016 con richieste di risarcimenti milionari e danni di immagine sostanziali per il nostro stato.

Rimangono solo circa 10 giorni e sembra impossibile che qualcuno possa fare qualcosa.

A dire il vero di incontri con i vari segretari di Stato ci sono stati, e tanti, con promesse rincuoranti che probabilmente sono rimaste tali. ”Nessun problema” sembrerebbe aver detto il solito Segretario di Stato Marco Arzilli, in un incontro. Ad una lettera di novanta giorni ne potranno seguire altre, ma le cose non stanno così. Evidentemente non sapeva quello che diceva e di quanto grave fosse la situazione sia in termini economici che occupazionali.

Non avendo l’abitabilità, e ci si è accorti dopo un anno che l’attività è iniziata, i problemi che vengono fuori sono molti. Uno tra tutti la sicurezza: siamo sicuri – io non credo – che l’assicurazione in caso di un incidente, anche lieve, paghi in mancanza di un certificato che attesti l’idoneità dei locali a ricevere clientela? Può ospitare un locale del genere centinaia di persone?

Ed i lavoratori occupati? Qui sono circa una settantina che rischiano ai primi di dicembre senza rimanere senza posto di lavoro! Che cosa aspettano le autorità per risolvere questa situazione?

E la figura barbina che si sta facendo nei confronti di un serio imprenditore come Jarno Trulli, uno dei pochi che ha investito, in questo periodo, nella Repubblica milioni di euro e che rischia di veder saltare tutto per la mancanza di un’autorizzazione. Che danni può chiedere?

Ma il problema non c’è nelle Repubblica delle banane perchè c’è sempre un’espediente più o meno legale, ed in questo caso il rinnovo dei novanta giorni concessi, in un loop eterno. Ma dall’Ufficio Industria non sembrano essere d’accordo.

E pensare che il Segretario Arzilli si ricandida per continuare nella sua opera di disfacimento della Repubblica per un altro mandato da Segretario di Stato all’Industria. Il paese potrà sopportare una simile sciagura per altri 5 anni?

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