GATTI: “AVANTI SOLO SE C”È CONDIVISIONE” (DIRE) San Marino, 5 nov. – Lo “smottamento” della coalizione nell’ultimo Consiglio grande e generale e i movimenti nell’area riformista destano piu’ che un sospetto nel partito capofila di maggioranza.
Il Pdcs non ha però perso tempo per chiedere ai propri alleati di giocare a carte scoperte: da via delle Scalette, i vertici riassumono oggi ai cronisti l”aut aut dato all’indomani di un faccia a faccia delle forze di Bene comune.
“Nell”ultimo Consiglio abbiamo avuto la sensazione di una sorta di ”smanamento” degli alleati- spiega il segretario Marco Gatti- e che qualcuno facesse prove di maggioranza di vario tipo”. Di qui la richiesta: “Vorremmo chiarire con gli alleati se le condizioni che ci hanno visto insieme sussistono ancora per arrivare a fine legislatura- manda a dire- vorremmo condividere quali cose riteniamo prioritarie per fare un”agenda di fine legislatura, ma anche quali, non realizzabili ora, potrebbero essere portate in un programma per presentarci insieme alla legislatura successiva”.
Non e” stato messo sul tavolo un giuramento di amore eterno, prosegue il leader del Pdcs, ma una domanda plausibile: “”. Per Luca Beccari, vice segretario, il nodo della questione in ballo, in particolare con il Psd, e” il fare: “I partiti in questo momento devono essere meno ideologici e un po” piu” pratici- spiega- non vediamo come ostativo l”interesse per l”area riformista, ma se dovesse prevalere sulla capacita” di lavorare insieme ad altri verrebbe meno la sostanza, in favore dell”etichetta”. E in questo caso, chiosa, “non vedremmo prospettive sul futuro comune”.