San Marino. Ultim’ora. I prezzi dell’energia verranno aumentati, anche se già i sammarinesi pagano in bolletta il gas a 81 cent.Kwh e l’AASS lo compra a 44! … di Marco Severini

Una rappresentativa del governo e dell’Authority Energia, probabilmente riunite venerdì con i vertici AASS, paiono – secondo i primi rumors – tirare dritto sull’aumento delle tariffe dell’energia elettrica e gas metano proposto dall’AASS nonostante i sammarinesi già paghino in bolletta il gas all’AASS circa 81 cent. al Kw/h e lo comprino, attraverso AASS,  a tariffa fissa a 44 cent. al Kw/h.

Ancora non si sa l’importo degli aumenti ma se ci saranno, di qualsiasi percentuale, metteranno definitivamente in ginocchio il paese e l’economia sammarinese. Non sappiamo se le bollette, come richiesto da AASS e come detto in Commissione Finanze, triplicheranno il loro importo ma quello che pare essere certo è che ci sarà un aumento delle bollette.

L’aumento delle bollette ci sarà e sarà, presumibilmente, sostanzioso nonostante il fatto che il pagamento del gas al prezzo di mercato da parte di AASS, come abbiamo visto, sia solo una partita di giro tra la stessa AASS e Enel Global Trading. Infatti l’AASS pagherà l’acquisto di energia al prezzo di mercato e si farà rimborsare fino a 0,44 euro al Kw/h, come previsto dal contratto con durata di 6 anni firmato con Enel Global Trading.

Quindi sarà solo una partita di giro con nessun aggravio di spese per l’AASS rispetto al prezzo di acquisto di gas previsto a contratto, se non per fideiussioni e interessi.

Potrebbero pagare il prezzo pieno di mercato solo, e questo forse è il caso, se hanno sforato il tetto di acquisto a contratto ovvero circa 41 milioni di metri cubi. Questa cosa era stata dichiarata nell’ultima commissione Finanze e quindi l’AASS probabilmente è costretta a comprare a quei prezzi, anche se ora sono notevolmente scesi. Lo sforamento del tetto è dovuto al fatto che ci sono state alcune imprese italiane, anche energivore, che hanno delocalizzato a San Marino la produzione. A causa di questo maggior consumo probabilmente non potremo più rientrare, per questo anno, nella possibilità di acquistare a basso prezzo il gas metano, come da contratto con l’Enel Global Trading. Ma queste sono ipotesi perchè è impossibile vedere il contratto (!!!) e ci dobbiamo fidare di chi ci ha detto che non ci potrebbe essere il gas per il 2023 clamorosamente smentito dal segretario Lonfernini.

Ma la colpa di chi è? Si può fare diversamente mettendo a queste nuove aziende una tariffa più alta? E perchè per colpa di queste nuove aziende, che peraltro sono anche italiane e non credo portino un gettito ed un’occupazione enorme, ci dobbiamo rimettere tutti? Perchè ci deve rimettere il paese? Credo il gioco non valga la candela.

Se ci saranno questi aumenti a San Marino gli scenari che si possono prevedere saranno drammatici con la possibile chiusura forzata, almeno nel periodo invernale, di tantissimi attività tra cui bar, ristoranti e diverse ditte che non riusciranno a sostenere questi aumenti. Il che vuol dire chiusura attività, licenziamenti, precarietà, ricorso alla mobilità, minor gettito imposta, minor gettito monofase, minori (o assenza) spese da parte di operatori per consulenze e acquisti, minore spesa statale su tutto ad iniziare dalla sanità, ecc.ecc.

UN DISASTRO, spero di sbagliarmi.

Una decisione peggiore, da un mio punto di vista, non si poteva prendere e che peserà probabilmente sia sulla tenuta della maggioranza che sulla fiducia che i sammarinesi hanno sulla stessa. Stavolta l’attuale classe dirigente rischia veramente grosso in termini di consenso, ma d’altronde la cosa più semplice, anche se più deleteria, per qualsiasi classe politica è quella di alzare le tasse e le tariffe. Tutti sono capaci di farlo.

Occorre una svolta definitiva, veloce e repentina sulle infrastrutture e sulla transizione energetica verso il fotovoltaico e renderci autonomi una volta per tutte, spendendo magari quello che all’anno si spende per l’acquisto del gas (20 milioni circa). Occorre fare bene e subito ed essere padroni delle nostre scelte e non subirle, come in questo caso. La politica serve soprattutto per questo.

Ma almeno si sa a quanto corrisponde il buco di bilancio di AASS e a cosa è dovuto? E chi lo ha procurato?

Marco Severini – direttore del GiornaleSM