
Vi è un rischio molto forte di condannare un innocente, ha ammonito la Difesa nell’arringaconclusiva. Era il febbraio del 2019 quando l’imputato – un camionista – investì il 69enne Alessandro De Ales, mentre attraversava la superstrada, sulle strisce pedonali, a ridosso del Confine di Dogana. Impatto rivelatosi fatale: l’uomo spirò infatti due giorni dopo al Bufalini di Cesena; da qui il processo per omicidio colposo, giunto oggi all’epilogo. I legali hanno fra le altre cose affermato come la velocità del mezzo pesante, al momento del sinistro – si è parlato di 39 chilometri orari -, fosse da considerarsi prudente, per quella situazione. Sottolineata anche la non prevedibilità della dinamica. Non è inoltre stato accertato – ha aggiunto la Difesa – se vi fosse un concorso di colpa.
Nella citazione a giudizio – tuttavia – il conducente del mezzo era accusato di aver omesso di regolare la velocità e la condotta di guida in prossimità di strisce pedonali. La Procura del Fisco, nella requisitoria, ha chiesto una condanna ad 11 mesi. Ritoccata al ribasso dal Giudice Battaglino, che ha deciso per 8 mesi di prigionia, con i benefici di legge. (…) San Marino Rtv