San Marino. ”Un anno di errori nel settore bancario!” , la lettera di un nostro lettore

Riceviamo e pubblichiamo

”Egregio Direttore,
mai l’epilogo finale rappresenta il desiderio di tutti cosi’ come in questo caso. Abbiamo vissuto un periodo molto buio che e’ partito dal 21 gennaio 2016 giorno in cui (chi oggi e’ all’opposizione era in maggioranza) il Consiglio Grande e Generale ha nominato Wafik Grais presidente di Banca Centrale. Le dichiarazioni dei primi giorni  – trasversali a tutti i partiti, anche di opposizione – furono di auspicio per una nuova era dei rapporti tra San Marino e i mercati internazionali. Ci si aspettavano relazioni importanti da instaurare, tra cui anche rinsaldare il rapporto con l’Italia e la Banca d’Italia.
Niente di tutto cio’. Solo chiusura. Per oltre un anno le Banche non sono state ricevute singolarmente dai vertici di Banca Centrale. I pochi incontri si sono sempre svolti  collettivamente, ma soprattutto in questi incontri poco si e’ risolto relativamente ai problemi che gia’ dall’anno scorso di prefiguravano all’orizzonte: l’importanza della centrale rischi (anche in ottica di riapertura dei rapporti con Banca d’Italia); raccolta su mercati esterni per garantire liquidita’ al sistema; gestione sistemica degli NPL. Questo solo per indicare quanto di urgente era gia’ attuale al momento dell’insediamento dei nuovi vertici e quanto di cio’ che era urgente non sia stato minimamente affrontato né tantomeno risolto.
Si e’ puntato solo a gettare nel discredito il Sistema, cio’ che esisteva o era stato fatto. Sono state allontanate le voci critiche. Non si e’ data risposta alla ricerca di dialogo avanzata dall’Associazione Bancaria. Si e’ intrapresa una AQR che ancora non e’ stata dichiarata conclusa. Si e’ chiesto alle Banche conto del monitoraggio delle uscite di liquidita’ dal sistema sammarinese solo a partire da agosto 2017.  Nel frattempo si leggevano articoli di stampa, non solo sammarinese, sulle relazioni tessute dai vertici di Banca Centrale con i vertici di Banca d’Italia e relativi apprezzamenti ricevuti, addirittura anche da BCE. Chi viveva a San Marino, in realta’, era consapevole della deriva presa. Era sotto gli occhi di tutti, ma l’ostinazione a non ascoltare le voci dissonanti hanno portato allo scenario attuale. .
Una governance che non solo non lascia alcun segno, lascia solo cenere. Inspiegabilmente sostenuta per troppo tempo da un potere politico (sia attuale che precedente) troppo debole nel comprendere che su questi argomenti non si scherza, e che la fiducia ed il tempo sono vitali.
Nulla di irrimediabile, per carita’. Ma il tempo trascorso inutilmente e gli errori inspiegabili (Asset Banca su tutti) vanno recuperati
Guardiamo avanti e contiamo su una presa di consapevolezza da parte di tutti che i problemi, litigando, non si risolvono. E buon lavoro a chi dovra’ ora recuperare il tempo perduto, e far in modo che i Sammarinesi riacquistino fiducia nel proprio sistema bancario che rimane perno di sviluppo economico del  Paese intero.
Con stima
Un lettore del Suo ottimo Giornale”