Dal 25 al 27 settembre si svolgerà a Bari presso Villa Romanazzi Carducci , il 28° Congresso Nazionale di Criminologia “Bad or Mad? Il controverso rapporto fra disturbo mentale e crimine violento”.
Nel corso delle tre giornate , organizzato in cinque Simposi , il Congresso – che si avvarrà del contributo dei più prestigiosi studiosi e criminologi italiani tra i quali : Ernesto Ugo Savona, Giambattista Traverso, Gaetano Russo, Vincenzo Mastronardi ,Giancarlo Nivoli, – affronterà tutti i temi critici.
Si inizierà con una sessione dedicata ai reati di impulso, ne seguirà altra dedicata alle vite violente, con particolare attenzione al femminicidio , ai crimini di mafia, al rischio di recidiva violenta. Il trattamento del malato di mente reo sarà oggetto di un’altra Sessione , che vedrà il confronto fra esperti dei servizi psichiatrici e Magistrati di sorveglianza , arricchito dal contributo di esperienze straniere come quella che sarà illustrata dall’avv. Maria Katia Sciarrino e dal Dott. Gabriele Pacchioni.
Nel loro intervento, parleranno sulla violenza di genere nella Repubblica di San Marino, degli aspetti giuridici e delle politiche di contrasto al fenomeno presentando una interessante ricerca condotta dalla stessa Sciarrino e Pacchioni , per conto del Centro Universitario di Formazione sulla Sicurezza dell’Università degli Studi di San Marino e con la collaborazione della Dott.ssa Monica Michelotti (Membro dell’Autority e Pari Opportunità) e della Dott.ssa Serena Baldacci (Assistente Sociale Servizio Salute Mentale – ISS – ).
Con questi dati , nel loro intervento illustreranno le varie forme che può assumere la violenza alla donne e come il Diritto Penale sanmarinese affronta questo argomento, sulle conseguenze della violenza ripetuta sulle vittime.
Per farlo parleranno delle particolari dinamiche che vengono a crearsi tra la vittima e il suo carnefice, della vittimizzazione primaria; degli stereotipi che ancora oggi sono diffusi nella società su questo argomento e della vittimizzazione secondaria dovuta anche dall’incontro con il sistema giudiziario, soffermandosi sull’importantissimo lavoro che i centri antiviolenza svolgono sul territorio sanmarinese, per capire quanta difficoltà gli operatori incontrano nel loro lavoro e quali sono le reali possibilità per le donne maltrattate di poter superare l’esperienza traumatica e riacquistare la serenità e la fiducia violata dagli atti di violenza subiti.
Gli elaborati , frutto della ricerca, riguardano Il monitoraggio e le statistiche della violenza nella Repubblica di San Marino rappresentano lo strumento principale per programmare interventi di prevenzione e per di analizzare approfonditamente il problema rivolgendo l’attenzione principalmente alle vittime di queste azioni, alle reali possibilità di uscire dai contesti abusanti e di iniziare percorsi che possano condurre a una vita nuova da affrontare con serenità e che possa far rinascere il sentimento di fiducia nei confronti del mondo.
