
“Un colpo al cuore”
E’ di questi giorni la notizia che altri 2 Cardiologi se ne vadano dall’Ospedale di Stato!!
A questo punto bisogna davvero sperare di non star male, perché si dice che in caso di infarto, l’ambulanza prelevi l’infartuato e lo trasporti al ns Ospedale per poi dirottarlo al Nosocomio di Rimini.
Quindi vien da pensare che si perda del tempo prezioso per salvare il malato e ci si domanda: come mai se le cose stanno così l’ambulanza non vada direttamente a Rimini? Perchè passare al ns pronto soccorso se la destinazione finale è Rimini?
Forse che i Sammarinesi malati di cuore, dopo aver assistito impotenti alla partenza del dott Marinelli ( a Rimini) devono pensare di cambiar casa e trasferirsi anch’essi in Riviera?
E’ un fatto di una gravità inaudita apprendere per caso che anche la Cardiologia è di fatto distrutta causa fuga dei medici di ruolo, non parliamo di precari o di altro.
E’ grave che la Direzione dell’ISS non intervenga se non con sterili comunicati, per annunciare interventi legislativi che se va bene saranno operativi tra mesi e di cui nessuno conosce il contenuto.
Cosi come annunciare bandi internazionali che dovrebbero attirare nuovi medici dall’estero quando non sono capaci di trattenere quelli che vivono da noi e nemmeno quelli della vicina Italia.
E’ grave che ancora non si sia intervenuti e che la situazione sia peggiorata col nuovo governo, che assiste senza colpo ferire alla distruzione dell’ISS, della Sanità, della qualità dei servizi, di un modello sanitario, che era un gioiellino invidiatoci da tutti e che ora rischia di fare la fine dei malati di cuore, che contano molto sulla rapidità di intervento, e che invece vedono perdere tempo prezioso, senza considerare che la velocità d’azione resta uno dei fattori decisivi per la salvezza.
Piuttosto speriamo che velocemente si dimetta la Troika che guida così male l’Iss, e che si dimetta per manifesta incapacità il Segretario di Stato alla Sanità, la cui impalpabilità e la mancata azione correttiva, lo vedono assolutamente inadeguato e per non fargli un torto, questo vale anche per i suoi Colleghi di Governo.
Evitiamo che si finisca di demolire quel poco di buono che è rimasto della ns Sanità, visto che il diritto alla salute pare sia una delle poche opzioni rimasteci ancora, in questo mal messo Paese.
Erik Casali