La verifica di Bene Comune ha portato ad ammettere finalmente che esiste un “connubio tra affari e politica”, il voto di scambio, la “corruzione dello Stato e dell’economia”, “il condizionamento delle istituzioni e dell’amministrazione pubblica”, “l’orientamento indebito della pubblica opinione”, “l’alterazione delle dinamiche democratiche”.
Naturalmente tutte queste nefandezze sono state compiute dai partiti di Bene Comune e da quelli che stanno aggiungendosi. Eppure, questi partiti “condannano moralmente e politicamente” questi stessi comportamenti. Cioè i partiti condannano se stessi e prendono le distanze da se stessi con una mossa acrobatica spregiudicata e cinica, come se i cittadini fossero una accozzaglia di minorati mentali. Come se i cittadini non sapessero chi sono i personaggi e i partiti che hanno taglieggiato e massacrato il Paese negli ultimi 20 anni. Si ergono a moralizzatori e padri della patria i partiti che hanno vissuto sull’intreccio tra politica e affari che io denuncio da 20 anni subendo dileggio, isolamento e minacce. I partiti che sono rappresentati in Consiglio con i voti delle tangenti, del clientelismo e del voto di scambio. I partiti delle cordate e della corruttela assurta a sistema. I partiti del saccheggio delle pubbliche finanze per mantenere posizioni di potere personale e padronale.
La premessa del Documento di Verifica di Bene Comune è sbalorditiva, non solo per il predicozzo sulla questione morale, ma anche per la grande ipocrisia che mostra sorpresa per “i fatti emersi dalle indagini giudiziarie” mentre tutti sapevano, erano complici e vivevano sul sistema di corruttela creato dai partiti che oggi fanno i moralisti.
VEDO MOLTI NUVOLONI NERI SUL FUTURO.
Emilio Della Balda