ARRIVA il ‘Fondo straordinario di solidarietà’ e la minoranza storce il naso in Consiglio. Entro settembre sarà predisposto quello strumento di protezione sociale di ultima istanza chiesto a gran voce da diversi mesi. A dare l’annuncio è il segretario di Stato alle Finanze, Claudio Felici, presentando ieri notte l’emendamento all’assestamento di bilancio, ‘articolo 9 bis’ che istituisce il fondo, quale «strumento aggiuntivo al certificato di credito sociale, con carattere di temporaneità e straordinarietà». Il nuovo istituto «rappresenta un intervento tempestivo di sostegno economico – spiega l’emendamento – per tutti quei soggetti e nuclei familiari che non posseggano strumenti atti a garantire il proprio sostentamento». L’articolo introdotto specifica poi che le modalità e i criteri applicativi del fondo, nonché la composizione e le funzioni del comitato gestore saranno disciplinati da uno specifico decreto delegato. Non solo: «ha carattere temporaneo – precisa l’emendamento del governo – e decade con l’entrata in vigore del progetto di revisione degli strumenti di protezione sociale vigenti» , su cui il governo sta lavorando. Non viene demandato al decreto però la precisazione del finanziamento del nuovo strumento sociale: si attingerà ai residui passivi per gli anni 2011-2013 sul capitolo ‘contributi di solidarietà articolo 6 legge 22 gennaio 1993 n.9’ del Bilancio dello stato; alle ‘donazioni a favore dello Stato o degli Enti pubblici da parte dei contribuenti che possono rientrare tra gli oneri deducibili’; e quindi allo stesso modo alle ‘donazioni da parte di società e operatori economici che potranno essere dedotte’, e ancora alle donazioni da parte di enti no profit, associazioni, fondazione. Al fondo straordinario sarà poi destinato il 50% delle entrate previste per multe e sanzioni del Bilancio dello Stato che, per l’esercizio 2014 corrisponde a 75 mila euro; e le entrate riscosse nel 2014 per «rimborsi di interessi, estinzioni di mutui dell’edilizia sovvenzionata» , infine le somme delle entrate riscosse sul capitolo ‘entrate varie’. L’opposizione, tutta, storce il naso. Andrea Zafferani, C10, lamenta la scelta di delegare e rimandare tutto al decreto. «Nell’unico punto in cui l’emendamento non è una dichiarazione di principio si vede che i soldi non ci sono», osserva il civico. «E’ carità non sostegno a chi ha bisogno». Marco Podeschi, Upr, non è convinto: «Per un anno, non si poteva destinare i 675 mila euro del Fondo servizi sociali a questo fondo?».
