Il governo non ha capito la reale portata della crisi iniziata nel 2008 e ha pensato di uscirne senza riforme strutturali, raccontando favole sulla black list, sullo scudo fiscale, sui blocchi ai confini, sui miliardi strani in arrivo, sull’Istituto Finanziario Pubblico, sul Parco Scientifico, sul risiko bancario, sul Piano Strategico Z e altre amenità come le residenze di favore per aiutare gli speculatori e il denaro sporco. Purtroppo ha perseverato in questo atteggiamento suicida, mancando il pareggio di bilancio, facendo una montagna di debiti, coltivando il clientelismo, sperperando i soldi pubblici con enormi regali agli evasori e ai “banchieri” di nome ma non di fatto. Ha privatizzato gli utili e socializzato le perdite!!!
Invece di elaborare un progetto di medio e lungo termine con al centro una infrastruttura sociale costituita dal sistema educativo e formativo, dalla scuola dell’obbligo all’università e all’impresa, per un apprendimento permanente come base per l’uscita dalla crisi e per una crescita sostenibile, ha contato su eventi impossibili correndo dietro a personaggi poco raccomandabili, alcuni dei quali premiati anche con incarichi diplomatici che gridano vendetta. Invece di promuovere intelligenza, talento e creatività tra i sammarinesi, ha preferito raccontare balle, coltivare il clientelismo e il voto di scambio; oppure assoldare forestieri scadenti ma fedeli compagni di ricche merende.
La pessima gestione di governo ha prodotto danni incalcolabili sul piano economico, finanziario, sociale, culturale e politico. In tutti i settori siamo in grave ritardo rispetto ai Paesi avanzati. I cittadini sono sottomessi, avviliti e senza futuro. Troppi giovani emigrano in cerca di lavoro. Continua la recessione che ha tagliato la ricchezza del 35%. Alcune istituzioni hanno perso credibilità e sono seriamente compromesse. Il governo non rispetta le sue stesse leggi a partire dalla legge di bilancio. Rimane in piedi il sistema concessorio tangentizio. Si fanno commissioni d’ inchiesta per salvare i potenti che hanno rovinato il Paese. Abbiamo un Consiglio largamente delegittimato dalle tangenti, dalle catene elettorali dei vari boss, dal voto di scambio.
Senza una rivoluzione civile e il passaggio a un sistema di democrazia diretta non potremo risalire la china in cui ci hanno irresponsabilmente e colpevolmente portato.
Emilio Della Balda