San Marino. Un lettore: ”ho i soldi bloccati al Cis e devo curarmi. Non so come fare, devo decidere se pagare le bollette o curarmi”

Riceviamo e pubblichiamo

La presente, la rivolgo direttamente al Segretario di Stato alle Finanze e Bilancio Dott.ssa Eva Guidi e al Segretario di Stato alla Sanità e Sicurezza Sociale Sign. Franco Santi.

Mi trovo, mio malgrado, per motivi di salute che non spiego per la privacy, ad aver bisogno di cure e prestazioni sanitarie, per curare e migliorare la mia attuale situazione.

Il problema è che queste terapie, sono a pagamento.

Non voglio criticare ne l’operato né la modalità di chi ci governa per la riduzione delle spese, ne è mio intento dare colpe per la situazione economica in cui tutta la cittadinanza versa.

Vorrei solo chiedere ai due Segretari di Stato, come deve comportarsi un vostro cittadino che ha i risparmi di una vita, bloccati per l’affaire Banca CIS.

Io non pretendo che lo Stato mi paghi le cure, non ho però la possibilità di contare sui miei risparmi messi da parte dopo una vita lavorativa.

Uno Stato serio, dovrebbe sempre dare risposte ai suoi cittadini con interventi che vadano a salvaguardare i loro diritti.

Per quanto mi riguarda, non mi sembra giusto che un cittadino si trovi nella scelta forzata, di pagarsi le bollette o curarsi la salute.

Quanto ancora bisogna aspettare per riprendersi i propri denari bloccati?

Come mai Banca Centrale non è intervenuta prima del collasso?

Se vengono pagati profumatamente dalla comunità per controllare e intervenire, qualora ci fossero delle mancanze, perché non ne rispondono personalmente a livello legislativo ed economico?

In buona sostanza, c’è qualcuno che non ha fatto il proprio dovere con i risultati che stiamo vedendo ogni giorno.

È chiaro che non ci sono dei cervelloni della Finanza, ma almeno una risposta chiara e concisa ci spetta.

Grazie.

 

Un lettore