Riceviamo e pubblichiamo:
Preg.ma redazione,
Vi sottopongo il mio caso già inviato alle segreterie del ministero degli esteri e della sanità dello Stato di San Marino.
Sono un cittadino italiano e lavoro in Russia. Per contingenze pratiche mi sono sottoposto al ciclo completo di vaccinazione in Russia con il vaccino Sputnik a due dosi.
Devo recarmi negli Stati Uniti.
Ora mi ritrovo nella stessa condizione dei cittadini sammarinesi: sono vaccinato con un siero non riconosciuto negli USA e, per non essere respinto alla frontiera, posso solo sottopormi a una dose aggiuntiva di vaccino monodose Johnson&Johnson o ben altre due dosi di Pfizer o Moderna.
La somministrazione del vaccino riconosciuto deve avvenire almeno 14 giorni prima dell’ingresso negli USA.
Ecco il sito ufficiale americano per le informazioni:
https://www.cdc.gov/quarantine/order-safe-travel/technical-instructions.html#anchor_1635182857082
Ho contattato il ministero della salute in San Marino pensando che lo Stato si era premunito in tal senso con dosi di vaccino Johnson e di potermi recare presso una struttura sammarinese per averlo anche io. Ma così non è.
Vi anticipo che è stato ritirato in tutta Italia. Non so al momento in quale Paese sia disponibile.
Oltre a questo problema, si aggiunge un’altra beffa: chi, vaccinato con due dosi di sputnik e si sottopone alla terza dose “booster” per avere il green pass italiano… si sta facendo un ulteriore vaccino che non dà alcun accesso negli Stati Uniti!
Si rischia così che chi ha fatto un booster dopo 2 sputnik, prima di andare negli usa si dovà fare un totale di 5 dosi di vaccino!
Sicuro di aver sollevato una questione interessante,
saluto cordialmente e confido nella Vostra attenzione.
Cordialmente,
Marcello Andriani