Il Lancisi evidenzia che a San Marino si hanno “…poche frodi e men delitti, e stando sempre alle porte del luogo le guardie, che non permettono ad alcuno l’ingresso senza fargli deporre le armi, non vi entra gente oziosa, che è la feccia delle città, anzi dell’universo…”
Sostiene che la società idillica è ben vigilata e dà buoni risultati: “Venne rara agli occhi miei la veduta in questo luogo delle finestre de’ piani terreni, le quali essendo senza ferrate, manifestano ivi la mancanza de’ ladri, che altrove tengono sempre in difesa e in angustia il cuor de’ ricchi”.
Il livello di vita è basso e non manca la miseria che è bandita solo negli aspetti più angosciosi e ripugnanti, tanto cioè da non trovarcisi “un povero poverissimo”.
Commenta puntualmente Garosci che dalla “città felice” dello Zuccolo e dalla società agreste di Malegonnelle si fa qualche passo verso la realtà: ” Senza ladri e oziosi certamente, senza sbarre alle finestre dei palazzi, ma dove nondimeno, sotto la protezione d’una buona guardia alle porte, si accatta il pane la mattina nelle case degli ottimati”.
Infatti alle porte dei palazzi si presentano lunghe file di poveri.
Emilio Della Balda
