San Marino. Una cittadina aspirante madre adottiva contro il comportamento del consigliere Marco Nicolini nella votazione dell’Istanza d’Arengo

Riceviamo e pubblichiamo

Gentile Direttore,
Ho seguito con interesse il dibattito in Consiglio sull’Istanza d’Arengo per consentire l’adozione di bambini anche alle coppie di fatto.
Sono una cittadina che convive con il suo compagno.

Purtroppo (per questo vorrei rimanere anonima) non posso avere figli naturalmente, ma ci piacerebbe tanto adottarne uno per potergli dare tutto l’amore che siamo capaci. Ad oggi la legge ce lo impedisce.

Ho ascoltato quindi con molto interesse il dibattito sull’istanza d’arengo che chiedeva di dare anche a coppie come la mia la possibilità di dare una famiglia a bambini sfortunati che hanno perso i genitori.

Purtroppo devo dire che i partiti conservatori come la DC mi hanno delusa, non capisco questa ostinazione a imporre con la legge le loro credenze religiose.
Mi aveva invece colpito favorevolmente l’intervento di Marco Nicolini, il consigliere che da Rete è passato alla DC, che ha fatto un bel discorso e ha annunciato che avrebbe votato sì all’Istanza d’Arengo, che poi nella prima votazione non ha avuto nessun esito in quanto è finita a 25 a 25 e in seconda votazione non è passata per un voto.

Quando ho saputo l’esito, ho chiesto ad un’amica che siede in Consiglio di dirmi com’erano andate le votazioni e lei mi ha inviato un foglio nel quale si vede che manca all’appello il voto di Nicolini. Il consigliere della Dc pare abbia abbandonato precipitosamente il Consiglio poco prima della votazione: col suo voto, la mia famiglia avrebbe avuto potuto adottare un bambino.

Un consigliere ha diritto di votare come vuole e se vuole, ci mancherebbe, però credo che non sia corretto, nei confronti della popolazione che ascolta le discussioni, annunciare a microfono una posizione (coraggiosa perché in dissenso con il proprio partito) e poi, invece, scappare via…

I consiglieri dovrebbero essere più conseguenti alle loro parole: se dici sì, allora voti sì, e non andare via e non votare.

Spero che in futuro quel consigliere e tutti i suoi colleghi possano essere conseguenti nelle azioni alle loro parole.

Una cittadina aspirante madre adottiva