Siamo già in campagna elettorale e il Consiglio non ha ancora preso in considerazione il cambiamento di una legge elettorale che non garantisce stabilità di governo e rappresentanza popolare. Inoltre, è sbagliata tecnicamente per l’eventualità del ballottaggio in seguito alla partecipazione di oltre due liste elettorali senza ottenere il 51% dei voti.
Con questa legge abbiamo avuto governi autoritari e autoreferenziali chiusi nelle loro caserme litigiose ma tenute compatte dal potere e dagli interessi. Abbiamo una rappresentanza che non corrisponde alla volontà popolare in quanto prevede uno sbarramento e un premio di maggioranza. E’ giusto e democratico ritornare al sistema proporzionale puro che garantisce anche il diritto di tribuna. Anche il finanziamento elettorale è da rivedere e possibilmente da sopprimere in quanto favorisce i partiti potenti e strutturati, e aiuta il voto di scambio. Un chiarimento e alcune ridefinizioni riguardano la candidabilità, l’eleggibilità, il conflitto di interessi, il metodo di votazione, la dichiarazione patrimoniale annuale dei consiglieri e relativo controllo.
Gli accorgimenti contenuti nelle leggi elettorali corrispondono a interessi particolari più o meno palesi. Molto meglio dunque il proporzionale puro che non fa torto a nessuno in quanto è la fotografia della volontà dei cittadini.
Emilio Della Balda