San Marino. Una lettrice-imprenditrice sulla bocciatura del primo articolo della legge sulla semplificazione societaria

Gentile Direttore,
sono una sua lettrice nonché imprenditrice sammarinese e ho seguito con molto interesse la discussione in merito alle modifiche alla legge sulle società. Mi ha colpito soprattutto la bocciatura del primo articolo della legge, quello che prevedeva un abbassamento delle tutele sui soggetti non idonei ad aprire società a San Marino. Dopo tutto quello che abbiamo vissuto a San Marino, ritengo che non ci possiamo permettere il ritorno di faccendieri e bancarottieri nel nostro paese. Francamente non ho capito il perché non ci sia stata l’unanimità in aula nel rigettare questo articolo e non vi sia stata unità di intenti su un concetto che tutti noi condividiamo: i banditi non li vogliamo più!
Soprattutto non ho capito i sei voti favorevoli, mentre il resto dell’aula ha votato contro. Dai diversi commenti pare di capire che quattro di quei voti si possano imputare ai consiglieri di Motus liberi, che hanno difeso questo articolo come se si trattasse di una questione di vita o di morte.
Gli altri due voti favorevoli pare siano stati espressi dalle consigliere indipendenti uscite da Rete. Mi chiedo se il loro nuovo partito, Demos, dopo le dichiarazioni roboanti della prima ora, abbia condiviso questa posizione. In poche parole, Demos è d’accordo sulla formazione di società da parte di soggetti condannati per corruzione, riciclaggio, bancarotta fraudolenta e usura?
Grazie per lo spazio che vorrà concedere a questi pensieri.
Una lettrice