Da una lettrice: ”Sono in pneumologia da 4 giorni, in camera con me, XXXX, un signore neanche troppo anziano, è un po’ più grave di me.. porta la maschera tutti il giorno, ma ci prova e lotta , non so nulla di lui, ogni tanto gli suona il cellulare al quale ovviamente non può rispondere, e così percepisci che a casa ha una vita, una famiglia, e che probabilmente faceva tante cose prima di finire in questo letto. In questi 4 giorni ha tentato di reagire, si svegliava, lo riaddormentavano.. sono stati tutti per lui e attorno a lui, con amore e pazienza, l’hanno accudito e hanno fatto il possibile.
XXXX da stamattina non c è più, e mi si è spezzato il cuore, questa malattia malefica ha portato via le cose e le persone più belle alla propria esistenza.. e la rabbia più grande e’ che sei solo e che vorresti vedere almeno un ultima volta i tuoi cari, forse qualcuno che conosceva XXXXX mi legge e porta questo messaggio alla sua famiglia. Gli sono davvero tanto vicino di cuore, sono affranta, e molto scossa , ma XXXX in questi giorni qui ha avuto tanto amore.”
Una lettrice ed amica di Erik Casali
