San Marino. Una lezione di economia: fare sistema sempre. … di Stefano Ercolani

Schermata 2016-07-13 alle 00.26.22Prima o poi tutti i nodi vengono al pettine, inutile lasciare i pro- blemi a marinare. Questo il senso dell’incontro di qualche giorno
fa tra il governatore di Bankitalia Ignazio Visco e il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan con focus sui crediti inesigibili delle banche italiane.

Nessuna emergenza dunque solo, finalmente, la consapevolezza che con i problemi il bagnomaria non funziona. Non c’e? vera urgenza ma la questione e? certo complessa e l’intervento pubblico non puo? piu? essere rimandato se si vogliono evitare turbolenze e contagi. Occorrera? prima liberarsi di vecchi, inutili schemi interpretativi mettendosi seriamente al lavoro per capire la realta? che abbiamo di fronte, cosi? in Italia come a San Ma- rino. Nel Belpaese le banche sono state per anni utilizzate dalla Banca Centrale Europea per essere farcite di titoli di debito pubblico e non si puo? fare sistema ad intermittenza, ovvero quando fa comodo ad una parte soltanto.

E poi, e? il caso di San Marino,      i crediti inesigibili corrispondono al concreto aiuto dato dalle banche alle imprese e dunque all’economia reale.

Ed e? per questo che nel resto d’Europa, Germania compresa, si e? deciso per un aiuto pubblico alle banche.

Le rigorose normative che sono intervenute dopo che tutte le banche erano state messe in sicurezza in realta? prevedono ancora una certa flessibilita?. Eventuali e auspicabili aiuti non sarebbero incoerenti con le normative europee. “La normativa europea – ha sottolineato Visco – prevede la possibilita? di interventi pubblici di natura pre- cauzionale anche sul fronte della capitalizzazione, con riferimento ai risultati delle prove di stress”.

Ma sara? fondamentale la- sciarsi portare in un cerchio piu? spazioso di idee.

Sara? inutile continuare ad intestardirsi nella strenua difesa di teoremi che alla prova dei fatti abbiamo visto non stare proprio in piedi e anzi nuocere all’intero sistema.

Il futuro non ha le tinte fosche che alcuni soloni dell’economia hanno dipinto, si intuisce che la situazione si stabilizzera? presto. Le sofferenze sono infatti la conseguenza non di una gestione scriteriata del credito ma della lunga recessione.

Ed esse non dovranno per forza essere cedute al mercato e dimezzarsi di valore con il trasferimento ai fondi Npl perche? in gran parte sono coperte da garanzie reali e personali. Solo dovremo togliere ruggine al pensiero, scuoterci dall’inerzia e avviarci verso nuove mete.

Stefano Ercolani, Presidente Asset Banca