La partitocrazia e il governo non possono continuare a far finta che la corruzione non esista e a dare una ipocrita e falsa solidarietà alla Magistratura. Dovranno farsi carico del problema della corruttela in quanto è chiaro che è molto diffusa non solo nella politica, ma anche nelle professioni e nell’amministrazione.
Il codice etico va applicato nei partiti, nel governo, nel Consiglio, nelle Commissioni, nei consigli di amministrazione, in tutti i settori e a tutti i livelli. Un faro va acceso anche sul conflitto di interessi. I cittadini sono stati frastornati dalle informazioni sulle indagini in corso, dalle carcerazioni, dagli equivoci comportamenti di alcuni politici, dalla pretesa assurda del governo di attendere le risultanze della Magistratura. Una furbata per proteggere i propri sostenitori. I cittadini chiedono giustizia, pulizia e regole rigorose. Ma soprattutto chiedono di prendere una serie di misure affinché non si ripetano in futuro le ruberie, i taglieggiamenti, il voto di scambio, le impunità, le protezioni, le merende con i mafiosi, i condizionamenti dei politici sulla PA, lo strapotere del Congresso di Stato, il clientelismo, le nomine partitiche in posti di responsabilità, gli inciuci affaristici. Molti cittadini mi chiedono di fare qualcosa per varare misure urgenti e per fare completa pulizia come strada del non ritorno. Ma questo è un compito delicato e complesso che richiede una ampia e qualificata partecipazione di coloro che amano la Repubblica e che vogliono contribuire alla costruzione di un Paese moderno, sano, libero, democratico. Occorre una collaborazione fattiva delle forze del cambiamento indipendentemente dall’appartenenza politica. Nel caso si riesca a formare un gruppo di lavoro per proporre normative, comportamenti, metodi e disposizioni amministrative contro la corruzione, la mia partecipazione sarà impegnata e attiva, se verrà sopportata la mia intransigenza sull’argomento. Ho molte idee.
Emilio Della Balda