San Marino. Una maggioranza compatta difende la riforma: necessaria e non rinviabile tutelate le fasce deboli e introdotto il reato di evasione fiscale

Gatti MarcoUna maggioranza che si presenta compatta, con i segretari e coordinatori dei partiti che compongono la coalizione Bene Comune schierati in prima linea per presentare quanto approderà questa mattina in Commissione finale, passaggio cruciale per l’approdo poi in Consiglio della Riforma Fiscale.

Esordisce il segretario del Pdcs, che ricorda innanzitutto l’approccio seguito: “Bisogna avere chiaro da dove partiamo. Certo – assicura – se si fosse fatta un anno fa, sarebbe stato più semplice, ma non è più rinviabile. Oggi – continua – la fiscalità è molto bassa e il regime delle regole è molto blando. Per i redditi certi sono previste aliquote agevolate o abbattimenti, per le attività economiche sono previste detrazioni sull’imponibile anche se con aliquote più rilevanti, ma le detrazioni sono significative”. Lo stesso vale per i controlli “oggi tarato – spiega – su una legge che aveva trovato il suo equilibrio e che metteva a disposizione solo certi strumenti”.

Invece “la riforma – annuncia – va a toccare tutto, ristabilendo un nuovo equilibrio, alzando il gettito fiscale e mantenendo l’equità tra le varie categorie”.

Poi subito gli esempi dati dalle nuove tabelle: “Per un reddito lordo da 15mila euro, le imposte con la riforma saranno del 2,45% cioè pari 367 euro all’anno. Per un reddito da 25mila euro, imposte al 5,06% quindi 1.264 euro all’anno. Se il reddito è di 35mila euro, le imposte ammonteranno a 2.538 euro all’anno, pari al 7,25%. Tutto questo però nelle ipotesi di nessuna detrazione. invece con le sole detrazioni personali – spiega Gatti – intorno all’8%, per coloro che rientrano in un reddito lordo da 15mila euro, c’è l’azzeramento delle imposte, per i redditi da 25mila euro, le imposte scendono a 700 euro all’anno e per i redditi da 35milia euro, le imposte scendono a 1.800 euro”. “oltre alle detrazioni personali, come un figlio a carico, gli interessi sul mutuo prima casa, l’assicurazione sulla vita – spiega ancora il segretario Dc – c’è un ulteriore elemento di novità importante, le detrazioni qualificate, per ad esempio quella parte di spese sostenute sul territorio, come la Smac card”. Soluzione, anche se diluita in tre anni, anche per professionisti e autonomi, che come regola generale verranno tassati a scaglioni come i dipendenti, ma prima, nei tre anni di monitoraggio dell’applicazione della riforma, saranno legati alla tassazione proporzionale come le imprese. Modifiche saranno sul fronte delle deduzioni, con minori percentuali o tempi diversi come per la possibilità di dedurre gli immobili che da 4 anni passa a 8 anni.

“Congelata” poi per i primi tre anni, la possibilità di deduzioni, per gli autonomi, legate alla Smac card.

“il nostro sistema è cambiato – interviene Marina Lazzarini (Psd) – ora siamo in un sistema di trasparenza, con il traguardo dello scambio automatico di informazioni. Il cambiamento doveva essere accompagnato da questo provvedimento che mira a recuperare risorse per lo sviluppo e per garantire lo stato sociale”.

Dalla maggioranza ricordano infatti che lo Stato “spende mediamente 5mila euro all’anno per ogni sammarinese per scuola e sanità. Se vogliamo mantenere gli standard attuali, questi sono i costi. Questo è un obiettivo di solidarietà e di giustizia sociale che San Marino deve avere”.

Una riforma che metta il bilancio del- lo Stato, spiegano, al riparo dall’accumulare debito pubblico e che andrà col tempo a eliminare tutte le imposte straordinarie.