San Marino. UNA RIFORMA PER BANCA CENTRALE … di Emilio Della Balda

Emilio Della BaldaLa difesa governativa ad oltranza dei padroni di Banca Centrale non è stata sufficiente per mantenere intatto il blocco dei poteri finanziari. Finalmente, inseguiti dalla Magistratura, sono scappati in tutta fretta e hanno costretto il governo alla resa….senza l’onore delle armi.

Purtroppo, a noi sammarinesi rimangono i guasti e i danni enormi che hanno provocato non solo nel sistema bancario, ma anche nel Bilancio dello Stato e nelle istituzioni.

Non sono stati capaci di sottoscrivere il protocollo di intesa con Banca d’Italia; di istituire la Centrale Rischi; di fermare il riciclaggio; di guidare il sistema creditizio fuori dalla crisi; di garantire i depositi dei risparmiatori; di intervenire sui crediti incagliati; di imporre aumenti di capitale sociale ai proprietari occulti delle banche; di dire la verità sulla situazione del sistema; di garantire autonomia rispetto alla politica, al governo e ai gruppi di pressione; di distinguere i banditi finanziari dagli imprenditori seri e professionali; di trattare la voluntary disclosure; di onorare una importante istituzione.

Sono stati invece abilissimi a farsi dare retribuzioni da sogno con prolungamento; a raccontare favole e fare gaffe ad ogni intervista; a fare i prepotenti con il Consiglio; a fare bonifici durante il blocco dei pagamenti; a fare i  burattinai nel teatrino degli incompetenti e degli intrallazzatori; di farsi adorare da qualche governante; a distruggere due o tre banche di cui una in attivo ed autofinanziata; a vantarsi di possedere professionalità stratosferiche; a contornarsi di commissari straordinari amici e perfino di consulenti, aggiunti ad un organico colossale.

Oggi, non è il momento di cercare altri “fenomeni”. E’ ora di ripensare completamente Banca Centrale e di mettere in atto una riforma radicale, condivisa politicamente e sostenuta socialmente.

Emilio Della Balda