Si è davanti ad un cambio epocale per la storia recente sammarinese e un grosso plauso oltre che alle toghe, va anche alla tanto vituperata classe politica che ha finalmente deciso di fornire gli strumenti necessari al Tribunale per indagare.
E ora si lavora, eccome se si lavora. Nonostante il grave handicap di non poter disporre di intercettazioni telefoniche, che rappresentano lo strumento principe nelle indagini finanziarie e per mafia. Con l’impegno comunque i risultati stanno arrivando. Chiaro che i diritti delle difese vanno sempre e comunque garantiti, così come deve sempre valere la presunzione di innocenza per chi è sottoposto a processo.
Oggi tuttavia non vogliamo entrare nel merito del caso Podeschi, piuttosto fare un brevissimo excursus storico di quanto oggi appare scontato, ma che al contrario rappresenta una conquista sul campo del popolo sammarinese. Un Tribunale per essere indipendente deve poter camminare sulle proprie gambe. Non fornire gli strumenti adeguati ai magistrati, rappresenta di per sé un controllo indiretto sul loro operato.
Oggi come è stato più volte sottolineato, il Paese è maturo ed i tre poteri dello Stato sono bene divisi e definiti. Ma il percorso parte da lontano. Da quel lontano 2008, quando l’Antica Repubblica era oggetto di attacchi mediatici quasi quotidiani, a volte giustificati, spesso no. Si è passati dal blocco dei pagamenti, dall’onta della black list, fino allo scudo fiscale. Nel frattempo aziende hanno chiuso i battenti, tanti sammarinesi e frontalieri sono finiti in mezzo ad una strada. Il Titano ha fatto “conoscenza” con il ministro Tremonti che ha utilizzato il Paese per la sua crociata personale e probabilmente fittizia contro i Paradisi fiscali.
Due Stati confinanti e sempre amici sono finiti ai ferri corti. Il benessere accumulato è stato bruciato in pochi anni, le famiglie hanno perso il proprio potere d’acquisto e la credibilità della nostra classe politica ha toccato i minimi termini. Certo, non è stata tutta colpa dell’Italia. E non tutto il male è venuto per nuocere. Messa con le spalle al muro l’Antica Repubblica ha dovuto cambiare drasticamente le proprie abitudini e il proprio modo di fare economia. Sono state introdotte leggi contro il riciclaggio, i controlli sono finalmente diventati reali, è stato potenziato il Tribunale e messo in condizione di poter scovare il malaffare.
I sammarinesi i risultati se li sono dovuti sudare, nulla è stato loro regalato. Per questo oggi non si può e non si deve gettare tutto quanto alle ortiche, minimizzando la rivoluzione in atto o peggio osteggiandola. Le toghe dunque vadano avanti e facciano serenamente il proprio mestiere con la schiena dritta e la consapevolezza che godono dell’incondizionato sostegno di tutta la gente onesta, ovvero la larghissima maggioranza di questo Paese.
David Oddone