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  • San Marino. Una tragedia, ieri sera, che mi ha colpito molto … di Marco Severini

    Tra gli operatori della stampa forse sono stato tra i primi ad arrivare ieri sera.
    Anzi non è arrivato nessuno tranne un fotografo che lavora con i giornali.
    Sono rimasto molto colpito da quello che ho visto, e forse per questo ho scritto poco o il minimo necessario su GiornaleSM.
    Ho visto i paramedici e gli agenti della Civile prodigarsi per salvare la vita a Maurizio Moretti, per oltre 20 minuti.
    20 interminabili minuti.
    Ho visto cose che non scriverò ma che rimarranno indelebili nella mia mente.
    Sono rimasto un’ora li, attonito, e non so perchè dato che avevo visto tutto e fotografato tutto.
    Ho anche pubblicato su Fb le prime immagini, le meno strazianti.
    Ho visto il mio amico Angelo Moretti devastato dal dolore, ho sentito (e sento ancora) il pianto straziante di dolore dei familiari accorsi probabilmente chiamati dalla Polizia Civile.
    Ho sentito il silenzio, forse per rispetto a Maurizio, della gente presente e a dire il vero c’era tanta gente; anche dai terrazzi e dalle finestre che guardavano quanto accaduto e tutti rispettosamente in silenzio.
    Un silenzio che faceva rumore da quanto era profondo e sordo.
    Dopo aver provato per quasi una mezzora i paramedici hanno desistito e lasciato li, esanime, il corpo di Maurizio coperto da un lenzuolo. Da sotto il lenzuolo si poteva scorgere solo l’avanbraccio con il suo orologio.
    L’orologio.
    Un’immagine che si è fissata nella mia mente e che difficilmente, conoscendomi, rimuoverò.
    Non conoscevo Maurizio, nemmeno di vista, ma conosco molto bene e stimo Carla Andreani, sua suocera, ed il mio amico Michele Bonifazi, suo cognato.
    Conosco molto bene l’amico Angelo Moretti e mi dispiace immensamente averlo visto in questo tristissimo episodio.
    Sono rimasto tutto il tempo in disparte, attonito ed incredulo che la vita possa finire in questo modo.
    Un pensiero anche al sedicenne alla guida della minicar che sarà segnato per sempre da questa infausta esperienza.
    Mi è dispiaciuto molto di quanto successo e purtroppo questo mestiere ti espone anche a queste brutte esperienze.
    Purtroppo.
    Faccio le mie condoglianze a tutta la famiglia, veramente sentite.
    Marco Severini