Presentando un concorso all’accademia di Francia, il ministro degli Esteri francese, il celebre Alexis de Tocqueville, spiegò che «L’Accademia non richiede ai concorrenti untrattato, ma un manuale, li invita cioè a fare un’opera breve, pratica, alla portata di tutti, che sia scritta per il popolo insomma». È l’invito che Michele Chiaruzzi ha seguito nel suo libro Una trama del mondo. Le relazioni internazionali, appena uscito per Mondadori. San Marino ha dunque uno scrittore con l’articolo davanti – “il Chiaruzzi” – come sono spesso indicati gli autori dei manuali.
Il libro serve a capire la trama politica del mondo, riconoscendo l’importanza per la vita umana della sfera internazionale. È uno strumento per pensare in modo coerente le relazioni internazionali, apprezzandone la complessità e cogliendone la crucialità – così evidente in questi giorni di guerra. Illustra con esempi concreti e documenti la dinamica di temi e problemi posti al pensiero e alla prassi internazionale nel tempo e nello spazio, le loro aporie e soluzioni, Grazie a categorie analitiche e concetti, ragioni e spiegazioni, la sua lettura porta infine a capire perché l’ordine internazionale è un fatto così precario che, per quanto possa sembrare astratto, esige invece la stessa lealtà e lo stesso costante impegno prestato da tutti noi a quei fini personali che solo l’esistenza di quell’ordine ci permette di perseguire in pace e libertà.
Michele Chiaruzzi