San Marino. Unione Donne Sammarinesi sul caso di stupro nei confronti di una 14enne da parte di un atleta di calcio sammarinese

Nei giorni scorsi, grazie alla segnalazione della consigliera Michela Pelliccioni, abbiamo appreso una notizia sconcertante: in una delle squadre di calcio del campionato sammarinese giocherebbe un atleta di origine italiana che qualche settimana fa sarebbe stato condannato in primo grado per stupro nei confronti di una ragazza quattordicenne.  A riguardo sulla stampa locale, per quanto ci è dato sapere, è uscito un solo articolo lo scorso 21 febbraio, senza che alla vicenda venisse dato ulteriore rilievo. 

Abbiamo prontamente scritto alla Federazione Sammarinese Giuoco Calcio e, per conoscenza, al CONS, ma ad oggi ci è solo stato risposto che la Federazione non sarebbe ancora in grado di individuare il caso in questione. Abbiamo immediatamente fatto presente che, al di là del fatto che non dovrebbe essere difficile per una Federazione sportiva raccogliere informazioni sui propri affiliati, quello che a noi preme sapere è: la FSGC è dotata di strumenti normativi che le consentano di intervenire in simili circostanze? Se non lo è, quali azioni intende comunque intraprendere di fronte a un caso di una simile gravità? Quali strade è necessario percorrere affinché siano previsti protocolli chiari di intervento?

Come UDS abbiamo letto nei tempi scorsi che lo sport sammarinese, attraverso il CONS, ha sottoscritto protocolli di prevenzione della violenza di genere. Abbiamo quindi chiesto di sapere se esistano regolamenti ulteriori, anche interni alla FSGC, che riguardino l’aspetto deontologico ed etico.

Ma al di là dell’importantissimo aspetto strettamente legale e formale, siamo profondamente convinte che siano la prassi e la mentalità ad avere un ruolo fondamentale nella prevenzione della violenza di genere. Per questo ci aspettiamo una netta presa di posizione pubblica e un’azione nei confronti dell’atleta da parte della Federazione Calcio.

Già a fine gennaio avevamo appreso con profondo disappunto che nel rinnovo del Consiglio Federale della FSGC non era stata riconfermata nemmeno l’unica delle due donne precedentemente presenti che si era ricandidata; di più, tra i membri del nuovo team è stato scelto l’ex Capitano Reggente ancora ad oggi sotto giudizio per atti indecenti commessi durante il suo mandato nei confronti di una sua sottoposta.

Siamo ben consapevoli che, in entrambi i casi, si tratta di reati per i quali non si è ancora arrivati a sentenza definitiva. Ciò non toglie che, se si vuole realmente difendere l’alta funzione educativa dello sport, non può essere questa l’immagine che il calcio vuole dare di sé.

Ci attendiamo quindi che non solo la Federazione coinvolta, ma anche la politica e la società civile non lascino passare sotto silenzio un fatto di tale gravità.

Unione Donne Sammarinesi