San Marino. Upr: Al via l’era Selva: “Non siamo in vendita. Siamo perplessi sulle politiche che l’Esecutivo intende perseguire per lo sviluppo del Paese e per l’atteggiamento del governo sulle Poste, la Centrale del latte e l’Aass”

selvaUpr (Unione per la Repubblica) comunica che martedì sera si è riunito il consiglio direttivo del partito per fare il punto della situazione riguardo agli accadimenti interni al partito stesso, alle elezioni delle Giunte di Castello di domenica scorsa e all’ultimo Consiglio Grande Generale di novembre in previsione di quello di dicembre, in cui verterà, in buona parte, sulla Finanziaria 2015.

La riunione, la prima presieduta dal neo coordinatore Nicola Selva è iniziata con un esame dell’esito delle elezioni delle Giunte di Castello.

A Tal proposito l’Upr riferisce che “sono stati letti 9 candidati in 6 castelli legati al partito, fra questi 6 sono stati eletti ad Acquaviva, Borgo Maggiore, Chiesanuova, Domagnano, Serravalle.” E aggiungono: “Iniziano da oggi un percorso di impegno politico in un’istituzione rilevante per la nostra Repubblica e a loro il movimento auguriamo buon lavoro.” L’Unione per la Repubblica ricorda anche che “l’Upr è stato uno dei soggetti politici che ha contribuito alla stesura della vigente legge sulle Giunte di Castello, perché crede in questa istituzione e ha tentato di dare con modestia un supporto in questa competizione elettorale a cui nonostante tutto i sammarinesi sono legati.” Durante la riunione, il presidente Marco Podeschi ha affermato: “Per essere un movimento in svendita – come ironizzava qualcuno – oppure in via di smobilitazione come detto da qualche cornacchia negli ultimi mesi siamo soddisfatti del risultato raggiunto.

In politica non c’è mai nulla di scontato e a volte chi gioca sulle sciagure altrui può rimanere deluso. Fa riflettere l’atteggiamento di chi ha lanciato allarmi prima delle elezioni sul rischio “politicizzazione” e poi però non ha perso l’occasione per politicizzarle prima e dopo. Ma questa è l’arte della new age politica, si fa politica facendo finta di non farla”.
Finito il tema Giunte di Castello, l’Upr si è concentrato sul progetto di legge di bilancio di previsione dello Stato 2015 e sull’attuale situazione politica. A tal proposito il coordinatore Nicola Selva ha affermato: “Stiamo lavorando su alcuni proposte, al momento il testo di legge presentato non ha proposte dirompenti.

Siamo un po’ perplessi sulle politiche che si intende perseguire per lo sviluppo e per l’atteggiamento del governo su alcuni enti, quali le Poste, la Centrale del latte e l’ Aass. La nostra intenzione come per gli esercizi precedenti è presentare proposte. Servono soluzioni, idee per uscire da questo stato di crisi che ormai dura da troppo tempo.” Infine, al termine della riunione, il consiglio direttivo ha inoltre messo in agenda per mercoledì 10 dicembre un incontro specifico sul progetto di legge per il bilancio di previsione 2015 durante la quale fare il punto delle proposte Upr in vista della sessione consiliare del mese di dicembre.

Francesco De Luigi, La Tribuna