Come avevamo ampiamente previsto il Governo ha scelto di non proferire parola rispetto ai quesiti che, qualche giorno fa, abbiamo sollevato rispetto al famoso bonifico milionario emesso – in aperta violazione di legge – da un istituto di credito sammarinese. La vicenda rimane, quindi, un mistero.
Nonostante che – in quel periodo e a causa del blocco dei pagamenti – a dipendenti, pensionati e semplici cittadini venne negata addirittura anche la corresponsione dei rispettivi stipendi mensili. Noi, però, non ci abbattiamo ma, anzi, desideriamo ritornare sull’argomento integrandolo con nuovi interrogativi.
Ci risulta, infatti, che nell’ambito dell’indagine “Chalet” siano emerse eloquenti registrazioni che chiarirebbero perfettamente le ragioni per le quali tutto questo sia stato possibile. Così come sappiamo che sono pervenute, da autorità giudiziarie straniere, rogatorie in merito a questa vicenda.
Le rogatorie riguardano la politica? Alcuni Segretari di Stato? Organismi istituzionali? Operatori economici? Sappiamo, inoltre, che nel momento in cui è scoppiata la vicenda “Chalet”, gli occhi mediatici e giudiziari italiani sono stati puntati sul Colombelli. Figura collegata con la Finanziaria Infrastrutture e con settori importanti della politica italiana, in particolar modo l’ex Presidente della Regione Veneto, che negli ultimi quattro anni hanno avuto rapporti istituzionali con il Governo uscente. Ricordiamo, a tal proposito, i vari accordi siglati tra San Marino e la Regione Veneto.
Desta però attenzione la notizia, riportata dai media italiani, circa le registrazioni telefoniche consegnate dal Colombelli alla Procura di Venezia. In quelle registrazioni ci sono particolari rilevanti in merito all’autorizzazione del bonifico? Da quelle registrazioni si potrà finalmente capirà cosa è veramente successo nelle ore che hanno portato alla determinazione di un atto in aperta violazione di legge? Dalle registrazioni emergerà qualche nome importante o qualche circostanza chiarificatrice? A questo punto dobbiamo, ancora una volta, reinterrogare pubblicamente il Governo per sapere se intenda adoperarsi al fine di acquisire le citate registrazioni e quindi procedere alla puntuale verifica dei fatti.
PARTITO SOCIALISTA
UNIONE PER LA REPUBBLICA