Usate le vie diplomatiche per evadere una rogatoria targata Forlì. A deliberare l’interessamento della diplomazia è la delibera numero 53 del congresso di stato, del 7 marzo scorso.
Nella delibera, si fa riferimento a una rogatoria forlivese e alla necessità di noti?care un decreto a un italiano però ora residente in Brasile.
“Preso atto che, a seguito di una rogatoria richiesta dalla Procura della Repubblica di Forlì, vi è la necessità di noti?care un Decreto ad un cittadino italiano residente in Brasile, paese con il quale non vi sono accordi diretti in materia di noti?cazioni, il congresso autorizza l’esecuzione di tale noti?ca per il tramite dei canali diplomatici. Assicura che in caso di richiesta in senso inverso da parte delle autorità del Brasile, la Repubblica di San Marino opererà in perfetta reciprocità di trattamento”.
Sul fatto giudiziario, massimo riserbo. La Procura interessata, quella forlivese, fa pensare a inchieste eccellenti, come quella sulla Carisp e l’indagine “Varano”, ma stando alle date e alle richieste avanzate, i fatti non sembrano coincidere.